Al termine di una lunghissima battaglia, il Real Madrid vince la Champions League 2015/2016, undicesimo trionfo della sua storia, battendo ai calci di rigore l’Atletico Madrid; non riesce ai Colchoneros la vendetta due anni dopo in un “Meazza” stracolmo, il tempio del calcio italiano divenuto per una sera centro di gravità d’Europa e di Spagna.
Parte forte il Real, che già al 6′ ha un’occasione con Casemiro, il quale trova Oblak sulla sua strada. Al 15′, al secondo affondo, i Blancos passano: punizione di Kross, Bale prolunga di testa liberando Sergio Ramos (a sinistra) che anticipa Oblak con la punta del piede, insaccando il vantaggio, ma partendo probabilmente in fuorigioco sul tocco del compagno. Come due anni fa, il difensore diventa l’incubo di Simeone in finale. L’undici di Zidane abbassa il ritmo poco per volta e l’Atletico prende campo senza sbilanciarsi, per non rischiare pericolose ripartenze; la difesa del Real è ben coperta da un Casemiro straordinario, mentre in avanti Cristiano Ronaldo e Benzema pungono a sprazzi. Non hanno miglior fortuna Torres e Griezmann, che quasi mai impegnano Navas; la punta francese ci prova dalla lunga distanza, trovando prima la presa sicura del portiere, poi sfiorando il montante con una conclusione potente.
Nella ripresa il Cholo manda subito in campo Carrasco per vivacizzare l’attacco, e dopo neanche due minuti arriva il colpo di scena che potrebbe cambiare la finale: Pepe atterra ingenuamente Torres in area e l’arbitro indica il dischetto; Griezmann si incarica della battuta ma il suo sinistro potente e centrale si stampa sulla traversa, strozzando in gola l’urlo di gioia del popolo Colchonero. Dopo due tentativi velleitari di Savic e Saul Niguez, l’undici di Simeone sembra rassegnarsi alla sconfitta, il penalty fallito dall’uomo che avrebbe dovuto fare la differenza pesa molto a livello psicologico. Il Real in contropiede prova a chiudere la sfida per evitare brutte sorprese: prima l’incursione di CR7 in slalom, fermato da Godin, ultimo ostacolo tra lui e la porta; poi Benzema vola in solitaria verso la rete, ma spara addosso a Oblak uscito a valanga; infine l’azione più incredibile del match, con Ronaldo che prova a battere Oblak con una magia, una serie di rimpalli liberano al tiro Bale che spara a porta vuota, trovando una selva di gambe a negare la rete del K.O. La legge del calcio è nota, ‘gol sbagliato, gol subito’, e appena un minuto dopo questa chance per il Real, l’Atletico agguanta il pari, sull’assist volante di Juanfran raccolto sul secondo palo da Yannick Ferreira Carrasco (a destra), la mossa azzeccata da Simeone. Incassato il pareggio, l’undici di Zidane rischia il tracollo sul tentativo di Torres che non inquadra la porta; nei minuti finali provano a riaffacciarsi in avanti i Blancos per evitare i supplementari, ma l’Atletico resiste.
Nella mezz’ora extra, le due squadre provano a tirar fuori le residue energie dopo una stagione lunga e sfiancante. Ronaldo e i suoi cercano di impensierire la rocciosa difesa biancorossa, che regge l’urto con grande sacrificio. Nel secondo quarto d’ora si gioca poco, tra scontri di gioco e calciatori al limite delle energie; proprio in dirittura d’arrivo il Merengue Vasquez ha l’opportunità per decidere la vittoria, ma perde l’attimo propizio per calciare e viene murato.
Il derby madrileno che vale l’assegnazione della ‘Coppa dalle Grandi Orecchie’ 2015/2016 si decide ai calci di rigore, dove a contare sono coraggio, freddezza e lucidità . Dopo sette penalty trasformati (Vasquez, Marcelo, Bale, Ramos per il Real; Griezmann, Gabi e Saul Niguez per l’Atletico), Juanfran centra il palo, spianando la strada verso il successo al Real; l’ultimo rigore è di Cristiano Ronaldo che spiazza Oblak e consegna l’undicesima Champions League al club più titolato della storia del calcio. Per l’Atletico un’altra beffa, solo applausi per il Cholo e i suoi ragazzi, i quali osservano con le lacrime i ‘cugini’ alzare l’ennesimo trofeo, scena che si ripete a due anni di distanza. Per Zidane, altra Champions vinta dopo averla conquistata da calciatore.
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