Premesso che non è nel nostro stile gettare benzina sul fuoco, e di sicuro chi opera lo fa nella più totale lealtà e buona fede, unite all’assoluta convinzione di applicare al meglio leggi e regolamenti. Le (non) sanzioni del post Cavese-Reggio Calabria tuttavia, ci lasciano lo stesso stato d’animo di chi, appresa una notizia riguardo la quale non riesce proprio a capacitarsi, aspetta da un momento all’altro che davanti ai propri occhi compaia la scritta “Tranquillo, sei su scherzi a parte!“.
Tremila euro di multa. Questo, per il Giudice Sportivo, è il massimo della punizione per la Cavese, dopo la guerriglia provocata dai sostenitori biancoblù ieri pomeriggio. Invasione di campo, corsa indisturbata verso il settore ospiti con cinture e ferri alla mano, esplosioni di bombe carta, lanci ripetuti di torce ed altri oggetti contundenti. No, non è uno scherzo: la guerriglia del Simonetta Lamberti, viene archiviata con tremila euro di multa alla società campana. Tutto qui? Si, tutto qui. Anzi no, perché il Reggio Calabria ha ricevuto anch’esso una multa, nel caso specifico di millecinquecento euro, visto il comportamento dei sostenitori amaranto. Nessuno vuole giustificare il fatto che il settore reggino, seppur provocato, abbia anch’esso lanciato bombe carta e fumogeni o abbia divelto un cancello: la multa in questo caso ci sta tutta, visto anche il danneggiamento dei bagni adiacenti la curva nord. Ciò che non riusciamo davvero a comprendere, ciò che riteniamo da teatro dell’assurdo, è la mancata squalifica del Simonetta Lamberti, già “graziato” dopo quanto successo nell’ultima giornata di campionato, in occasione di Cavese-Frattese.
Cosa deve fare una tifoserie per avere il campo squalificato? Cosa deve fare, più di quello che ha fatto la tifoseria cavese?
A proposito di teatro dell’assurdo, ricordiamo che il Reggio Calabria ha giocato a porte chiuse la gara casalinga contro la Vigor Lamezia. In quella circostanza, l’intera tifoseria reggina fu punita per il lancio di tre bottigliette provenienti dal settore dov’erano assiepati più di 1.000 supporters amaranto, durante la trasferta di Roccella. Per la cronaca, il lancio delle bottigliette non causò danno alcuno, e quel giorno al Ninetto Muscolo filò tutto liscio, senza nessun tipo di problema tra le due tifoserie e con gli stessi calciatori del Roccella che a fine gara applaudirono il settore reggino.
Nel riportare di seguito il comunicato relativo alle sanzioni per Cavese e Reggio Calabria, lasciamo a voi ogni ulteriore commento, in quanto noi siamo ancora con la bocca aperta…
Euro 3.000,00 e diffida CAVESE 1919
Per avere propri sostenitori:
– prima dell’inizio della gara sfondavano un cancello e facevano ingresso sul terreno di gioco (30 circa) per recarsi presso il settore riservato ai sostenitori della squadra ospite, in tal modo determinando un ritardo di circa 8 minuti nell’inizio della gara;
– Nel corso della gara, fatto esplodere cinque bombe carta sul terreno di gioco ed acceso otto fumogeni nel settore ad essi riservato. Sanzione così determinata in considerazione della idoneità del materiale pirotecnico utilizzato a cagionare danni alla integrità fisica dei presenti e della recidiva specifica e reiterata per i fatti di cui ai C.U. 53-74-83-89-92-95-98-107-130 137-141.
Euro 1.500,00 REGGIO CALABRIA
Per avere propri sostenitori in campo avverso:
– al 5º minuto del primo tempo tentato di sfondare un cancello di accesso al terreno di gioco senza riuscire nell’intento per il pronto intervento delle Forze dell’Ordine;
– nel corso della gara, fatto esplodere due bombe carta sul terreno di gioco e lanciato nel recinto di gioco sei fumogeni;
– danneggiato i bagni del settore ad essi riservato. Si fa obbligo di risarcire i danni se richiesti e documentati. Sanzione così determinata in considerazione della idoneità del materiale pirotecnico utilizzato a cagionare danni alla integrità fisica dei presenti.
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