Cavese-Reggio Calabria, il giorno dopo. Più che sulla partita del Simonetta Lamberti di Cava, l’articolo del Quotidiano del Sud è incentrato sugli scontri tra le due tifoserie.
“Playoff all’insegna delle tensioni e delle intimidazioni- si legge nell’articolo a firma r.r.-, prima della gara e durante i minuti iniziali del primo tempo. I circa 250 tifosi di Reggio, sistemati nel settore loro riservato, sono stati raggiunti dai tifosi campani e fatti bersaglio di oggetti e fumogeni, a pochi minuti dal fischio d’inizio. Le forze dell’ordine a ridosso dei tifosi amaranto, nelle vicinanze dei cancelli d’ingresso, non hanno potuto impedire alla tifoseria locale di eludere la rete di recinzione e di avvicinarsi alla tifoserie reggina, dopo aver attraversato il terreno di gioco. Una vera e propria istigazione, documentata da alcuni filmati sui social, originata dai supporters cavesi…“.
Secondo il Quotidiano, “Le responsabilità dovrebbero essere ricercate in coloro che hanno consentito ai tifosi biancoblù di scavalcare la rete di recinzione e di avvicinarsi ai tifosi amaranto“. Il clima di assoluta tensione, è proseguito anche durante la partita. “I tifosi di Reggio non hanno potuto seguire con serenità la fase iniziale del match e dopo pochi minuti hanno lasciato il loro settore di curva, rimasto vuoto. Solo dopo la prima mezz’ora di gioco, con la squadra di Cozza andata per prima vicina al gol, sono rientrati nel loro settore per seguire la partita già iniziata. Per fortuna gli animi si sono presto calmati e tutto è andato per il verso giusto, anche se il gesto iniziale dei tifosi locali è sicuramente da deprecare“.
In merito alla gara, il doppio vantaggio locale al termine dei primi quarantacinque minuti, viene così sintetizzato: “Due centri della Cavese con la complicità della difesa amaranto, due opportunità clamorosamente fallite da Reggio Calabria, costretta a leccarsi le ferite“.
La ripresa, vede il Reggio Calabria accorciare le distanze, ma la strada verso i supplementari resta un’utopia. “La squadra amaranto reagisce, fallisce il bersaglio con Oggiano che ignora Bramucci e manda alle ortiche, ma si rifà un minuto dopo segnando il gol del 2-1 su invito di Lavrendi. E’ il gol che riapre la partita, ma nei minuti finali Zampaglione e compagni non trovano la forza per insidiare la porta di Conti…“.
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