Da Aversa a Cava dè Tirreni. Dalla Sicilia alla Campania, passando per la Calabria, dai millecinquecento di Roccella ai nove di Marsala. Nove mesi di fede incrollabile, in uno degli anni più difficili di sempre. Non c’è stato uno stadio, non c’è stata una piazza, che non abbia visto sventolare con orgoglio e fierezza i vessilli degli Ultras amaranto. Non ce ne voglia nessuno, ma anche in questa stagione sono loro i veri protagonisti.
A denti stretti, contro le difficoltà e le restrizioni. Braccia al cielo e bandiere al vento. Questi ragazzi hanno rappresentato l’emblema della tradizione, della regginità . Lo hanno fatto con coerenza, sempre in prima linea, facendo capire ad una intera tifoseria, l’importanza di certi punti-cardine come storia e tradizione.
RIVOGLIAMO LA NOSTRA STORIA! Hanno cantato gli Ultras per 37 domeniche. L’importanza di esserci, senza mai dimenticare, nemmeno per un momento, le proprie radici. Senza mai dimenticare che questa maglia non deve rappresentare una novità , ma bensì una prosecuzione naturale.
RIVOGLIAMO LA NOSTRA STORIA! Quattro parole urlate nei cori, scritte negli striscioni. Ribadite da chi la storia sta continuando a scriverla, da chi ne rappresenta un aspetto fondamentale.
L’augurio che facciamo sia a questi ragazzi che a noi stessi, è quello che il loro desiderio si realizzi, attraverso il nome AS REGGINA 1914. Nel frattempo, li ringraziamo e li applaudiamo, perchè sono stati un esempio di DIGNITA’, proprio come recita il loro striscione.
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