Di fronte alla guerriglia scatenatasi prima della partita, la voglia di parlare di calcio giocato è davvero ai minimi livelli. Ciccio Cozza, ai microfoni di Rocco Musolino, esprime tutto il suo sdegno per i ‘fattacci’ che hanno caratterizzato la semifinale playoff del Simonetta Lamberti “Vergognoso sia l’arbitraggio che il modo con cui sono stati trattati i nostri tifosi- esordisce il mister- Non è possibile far aprire un cancello e far arrivare i tifosi della Cavese sotto i nostri a tirargli di tutto, senza prendere alcun provvedimento.  Siamo stati trattati a pesci in faccia, dopo la mia espulsione  non mi hanno neanche fatto andare in tribuna. Sono stato trattato come un delinquente, sembrava tutto premeditato. Ripeto, è una vergogna quello che è successo oggi qui a Cava”.
La rabbia prende il sopravvento dunque, anche in merito a ciò che è successo sul campo. “Noi abbiamo avuto le occasioni e loro hanno vinto. Dopo la mia espulsione– prosegue-  non ho potuto vedere nulla. Sono incaz..ato, quello che è successo non è calcio. Se questo è l’esempio, non ci lamentiamo poi se i ragazzini di otto anni fanno a botte. Il nostro campionato lo abbiamo fatto, recuperando punti importanti e giocando alla pari pure oggi, contro una compagine costruita per vincere. Complimenti a loro che hanno raggiunto la finale, demeriti a noi che potevamo crederci un pizzico di più. Stavamo meglio di loro sia mentalmente che fisicamente, a punirci è stato un  episodio, anche se i ragazzi mi dicono che sul 2-0 c’era un loro netto fallo di mano“.
Riguardo il futuro,  tutto si deciderà nelle prossime settimane “Oggi penso a questa sconfitta che brucia, tra una o due settimane ci incontreremo e confronteremo i programmi. Io sono a disposizione per riportare questa piazza dove merita. Con quattro-cinque innesti questa squadra vince il campionato ad occhi chiusi. Smaltiamo questa sconfitta per ripartire più forti di prima, una città ed una tifoseria come questa non meritano di restare in questa categoria. Quello che è successo oggi mi ha ferito- conclude Cozza– poteva succedere qualcosa di molto grave prima della partita”.
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