La finale di Champions League sarà nuovamente un affare tutto madrileno. Esattamente come due stagioni fa, Real e Atletico si contenderanno la ‘Coppa dalle Grandi Orecchie’, nella finalissima di Milano.
Il Real Madrid supera lo scoglio Manchester City, ma non è stato facile per i Blancos prevalere sui ragazzi di Manuel Pellegrini. Il City perde per infortunio capitan Kompany dopo 10′, un infortunio di cattivo auspicio. Al 20′ il Real trova il vantaggio: Carvajal verticalizza per Bale, il gallese calcia da posizione defilata, trovando la deviazione di Fernando lanciatosi in scivolata nel disperato tentativo di intercettare la sfera; il tocco del difensore manda la palla a colpire il palo interno ed insaccarsi, imparabile per Hart. Esplode la gioia del “Bernabeu” per Zidane e i suoi, mentre al City occorre trovare il pari per entrare nella storia. Prima dell’intervallo Fernandinho ha la chance per impattare il match, ma la sfera si stampa sul palo. A inizio ripresa il Real è deciso a chiudere la pratica ma Hart si oppone a Modric e Cristiano Ronaldo; al 21′ Bale centra la traversa di testa. Solo nel finale i Citizens riescono ad impensierire la difesa spagnola: De Bruyne su punizione manca lo specchio della porta per questione di centimetri; Aguero da fuori calcia di poco alto sopra la traversa. Il triplice fischio sancisce l’ennesimo approdo in finale nella storia del Real Madrid.
Due anni dopo, San Siro sarà teatro del tentativo di rivincita del Cholo: la sconfitta nei supplementari del 2014 brucia ancora per Simeone e il popolo ‘Colchonero’; stavolta di fronte non ci sarà Ancelotti a guidare la corazzata Real, bensì Zidane, avversario in campo in tante battaglie sportive giocate anche in Italia. La speranza dell’Atletico è che si possa ripetere ciò che avvenne tra Milan e Liverpool una decina d’anni or sono: avversarie una prima volta, con rimonta inglese e successo ai rigori; sfidanti due stagioni più tardi e rivincita rossonera.
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