Uno dei fattori caratterizzanti del calcio moderno, quantomeno in Italia, è il continuo esonero di allenatori, quest’ultimi considerati come maggiori artefici dell’insuccesso di una squadra. “Quando i risultati non vanno, non si può eliminare un’intero organico, così a pagare per primo è l’allenatore, che magari poco dopo viene richiamato a salvare nuovamente la baracca”. Quante volte abbiamo sentito questa frase, ancor di più nella stagione attuale in cui il Presidente del Palermo Zamparini ha superato ogni limite: ben 9 cambi e 7 allenatori diversi, un record!
Ma a fare da contraltare a queste tipologie di società , troviamo anche quelle più accorte, pazienti. Che curano nei dettagli la scelta di un tecnico in estate per poi supportarlo pubblicamente e privatamente nel corso della stagione, anche nei momenti di difficoltà . E non accade solo nei campionati professionistici, chiaramente, ma anche in quelli dilettantistici.
Un esempio del genere è rappresentato dalla ReggioMediterranea, fresca di salvezza dopo la vittoria al playout di domenica contro il Brancaleone. Mister Crupi condottiero di un gruppo che ha sofferto quest’anno, ottenendo tuttavia un risultato meritato. Mister Crupi, però, anche maestro di imprese. E’ la seconda consecutiva dopo la promozione della scorsa stagione.
Tutto ciò, inutile nasconderlo, è stato possibile anche grazie alla fiducia della dirigenza gialloblù. Se l’anno scorso i risultati arrivavano infatti, e non c’era alcun motivo per cui pensare ad un esonero, in questa stagione la situazione poteva prendere una piega diversa. L’obiettivo di Marcianò e compagni non è mai stato in discussione e mai si è potuto pensare alla salvezza come un traguardo inarrivabile, la squadra ha stabilmente veleggiato nella parte bassa della classifica ma rimanendo sempre viva. Ci sono però stati anche i momenti di difficoltà , com’è normale che sia. Momenti superati, appunto, grazie anche e soprattutto alla fiducia accordata dai dirigenti reggini al giovane tecnico: mai una parola contro, mai una nota di disappunto, mai segnali di sfiducia.
Ed è su queste basi, anche, se è possibile lavorare con serenità e tranquillità , godendosi i frutti di un’organizzazione che, alla fine, ripaga sempre…
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