Probabilmente, ad inizio campionato, non tutti avrebbero pensato che a giocarsi la salvezza in Eccellenza sarebbero state ReggioMediterranea e Brancaleone. La prima è si una matricola, ma con un organico non di certo da playout. La seconda, invece, è arrivata a disputare lo spareggio per non retrocedere in trasferta, quando sarebbe bastato un punto all’ultima giornata per salvarsi direttamente.
Alla fine però, come detto, sono le due compagini reggine a scontrarsi. E, a riprova di quanto detto sopra, ne esce una gara bella, intensa, emozionante. Niente a che vedere, insomma, con il classico playout fatto di nervi, tensione e poche occasioni da rete.
Anzi, al contrario, la partita si accende praticamente subito, sin dal calcio d’inizio. Un pressing asfissiante del Brancaleone nei primi cinque minuti di gioco coglie un pò tutti di sorpresa, ma fino ad un certo punto. Atteggiamento prevedibile, che produce però soltanto due calci d’angolo. Minuto dopo minuto, infatti, la ReggioMediterranea inizia a prendere campo e gestire con equilibrio la gara. Si, perchè la difesa è impeccabile: Brancati è perfetto a leggere i movimenti di un Rubertà molto rapido, Marcianò e Digiacomantonio lo sono altrettanto nelle chiusure aree e nell’anticipo.
E così arrivano anche le prime due occasioni del match, che si materializzano nel giro di cinque minuti: sono prima i locali ad andare vicinissimi al vantaggio con Crisalli il quale, servito in contropiede da Zappia, spara incredibilmente alto ad un metro dalla porta spalancata. Poco dopo sono gli ospiti a mettersi le mani ai capelli, ma hanno ben poco da recriminare, perché Caputo è fenomenale: su un pallone che spiove in area, l’attaccante Niang si avventa di testa e schiaccia il pallone, ma il riflesso del numero uno gialloblù è da applausi e la prima frazione si conclude così.
L’inizio della ripresa è, per Crisalli, momento giusto per rifarsi della clamorosa occasione sciupata in precedenza. Ma che non fosse giornata, da parte dell’ex Hinterreggio, si era ben intuito: ci si mette anche la sfortuna quando, dopo il solito servizio perfetto di Zappia in profondità , l’attaccante si presenta tutto solo davanti al portiere ma di piatto manda sul palo esterno, strozzando ancora una volta l’urlo in gola dei tifosi. Come nel primo tempo però, cinque minuti dopo la chance fallita dai locali arriva quella per gli ospiti, che questa volta non sbagliano: Favasuli approfitta dell’unica dormita della retroguardia gialloblù per accogliere perfettamente il filtrante dalla trequarti e superare Caputo: è 0-1, Longhi Bovetto ammutolito.
Ma questo match, come detto, è una girandola di emozioni. Neanche il tempo di rimettere il pallone al centro, infatti, la ReggioMediterranea pareggia: angolo di Candido, “spizzata” di Zappia e tap-in di Sapone, è subito 1-1. La stanchezza inizia a farsi sentire sempre di più, mister Crupi corre ai ripari inserendo Moio per Crisalli e De Marco per Vigoroso e abbassando leggermente il baricentro. Il rischio, prevedibile, che ne consegue, produce un palo anche per i rossoblù: è Denaro a incocciare di testa su una punizione dalla trequarti, Caputo non può far altro che guardare. Conto dei legni ristabilito dunque, componenti per squadra in campo, no: corre infatti il 77′ quando il guardialinee segnala al direttore di gara una scorrettezza dell’attaccante Niang (il migliore dei suoi fino a quel momento), a pochi centimetri da un difensore gialloblù che, a terra, si tocca il volto. L’arbitro estrae il rosso e il Brancaleone rimane in 10. Cambia poco, però, nel copione di gara: locali più accorti e dediti alle ripartenze, ospiti che provano a superare il centrocampo con i servizi in profondità per Taliano. I supplementari si fanno sempre più vicini, l’ultima occasione è per Zappia. La sua conclusione al volo su cross di Martino, manco a dirlo, si conclude sul palo. Si va ai supplementari.
Sfinite mentalmente e fisicamente, le due squadre si allargano e iniziano a concedere qualcosa in più. Il baricentro ospite è altissimo, i difensori rossoblù si trovano sistematicamente a ridosso del centrocampo, mandando puntualmente in offside gli attaccanti locali. Su uno dei tantissimi filtranti in profondità , però, si chiude la gara. E’ il 119′, un Ventura zoppicante (ha preso una botta poco prima ma i cambi sono stati esauriti) viene servito sul filo del fuorigioco ma la posizione, questa volta, è regolare. Il numero 7 si invola verso il portiere, quest’ultimo lo stende nettamente in area: rigore ed espulsione. Si incarica della battuta Zappia, che non sbaglia: la gara si chiude qui, sul 2-1.
Come detto all’inizio, queste due compagini probabilmente non erano da playout. E con questa gara lo hanno dimostrato. Onore ai vincitori che hanno conquistato una salvezza meritata, ma onore anche agli sconfitti che possono uscire a testa alta dal Longhi Bovetto.
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