Arriva a campionato in corso con la precisa richiesta di continuare sulla stessa falsariga di quanto fatto fino a quel momento dal suo precedessore, ma fa anche meglio. Mister Arcidiaco, con la grande rimonta sulla panchina della Pro Pellaro, è stato capace di assicurarsi il secondo posto con la possibilità di disputare i playoff dalla migliore posizione possibile. Due sole sconfitte da quando siede sulla panchina bianconera, adesso l’opportunità di vincere gli spareggi promozione.
Il primo ostacolo si chiama Real Gioia, che così come Ficara e compagni è stata tra le compagini più in forma di questo girone di ritorno: “Se noi e loro – esordisce il tecnico della Pro Pellaro ai nostri microfoni – siamo tra le meno battute del ritorno, un motivo ci sarà . Guardando in casa mia posso dire di aver fatto il possibile da quando sono qui: ho preso la squadra in una posizione di centro-alta classifica, ho lavorato tanto sulla fase difensiva cercando di colmare alcune lacune e mi sono prefissato un obiettivo, la seconda posizione. Anche dopo la vittoria contro la Gioiese infatti, la migliore della mia gestione per come è stata interpretata, ho subito specificato come loro avessero vinto il torneo a mani basse. Ero consapevole di non poter puntare a più del secondo posto, ma a conti fatti l’obiettivo è stato raggiunto. E’ normale che adesso c’è da difendere tutto quanto si è sudato”.
Portare a compimento un compito, dunque, dopo la rapida cavalcata che ha portato in seconda piazza. Per mister Arcidiaco il fattore psicologico è il primo tra tutti a risultare fondamentale: “Se c’è la testa giusta, se si è concentrati e preparati mentalmente ad affrontare queste tipo di partite, può esserci qualsiasi avversario davanti, ma non si sbaglia. Con la tensione giusta e un approccio perfetto, le motivazioni vengono da sè. Io posso fare poco, i ragazzi sono già preparati per come si deve”.
Infine, è il momento dei saluti, perchè comunque, al di là di come andrà a finire, in questa squadra si è creato ‘un clima di famiglia’: “Proprio vero, ed è per questo che mi sento di ringraziare tutti coloro che lavorano e credono in questa realtà . I calciatori vanno lodati e ringraziati per quanto fatto, ma è corretto considerare il clima di famiglia venutosi a creare. E poi, è giusto anche citare i tifosi che ci hanno seguito, un monito particolare vorrei farlo nei confronti del Bad Bull per l’aiuto durante tutto l’arco della stagione”.
Commenti