Matricola quest’anno in Prima Categoria dopo un campionato di Seconda perfetto e un anno di imbattibilità . Playoff raggiunti nonostante la possibilità di fare ancora meglio: il San Giorgio ha già fatto bene così. E’ arrivata a giocarsi anche la prima piazza, poi una leggera flessione nel finale ne ha compromesso perfino secondo e terzo posto. Adesso, per i neroverdi, l’ultima gara in quel di Bianco.
RNP ha voluto analizzare l’andamento della squadra insieme al numero uno della società reggina, il Presidente Bruno Caridi, tra l’altro appena diventato nonno. La sua risposta al telefono è infatti raggiante e piena di gioia: “Sono da pochi minuti diventato nonno, mia nuora ha dato alla luce il futuro bomber che ha preso il mio stesso nome, Bruno Caridi”. Auguri, chiaramente, da parte di tutta la Redazione di Reggionelpallone al Presidente e alla famiglia.
La conversazione entra poi nel vivo, si inizia a parlare di campionato ad una curva dal termine. Per il San Giorgio, nonostante un campionato esaltante e che poteva forse regalare qualcosa in più, sono arrivati i playoff matematici. “Il nostro obiettivo ad inizio anno era quello di fare un campionato dignitoso: prima la salvezza e poi un occhio ai playoff. Posso quindi confermare che sono soddisfatto e che lo scopo è stato raggiunto. Non ti nascondo che, vista la posizione di classifica di qualche tempo fa, si poteva puntare a qualcosa di maggiore importanza. Ad un certo punto siamo arrivati a giocarcela con la Gioiese, eravamo a meno tre punti, ma ci siamo accorti che loro avevano qualcosa in più”.
Perso il primo posto, a causa di una recente flessione di risultati, il San Giorgio è scivolato in quarta piazza, a più uno dalla quinta occupata dal Real Gioia. Cause psicologiche, cause fisiche? Per il Presidente si sono succeduti una serie di fattori: “Sicuramente un calo di condizione c’è stato nelle ultime gare, unito al fatto che si sono infortunati Nino e Ivan Falduto, Caridi e D’Ascola. Da quando poi abbiamo perso Manglaviti per squalifica dopo la gara con la Pro Pellaro e messo fuori rosa Taglieri, ci è venuta a mancare una vera e propria punta. A Gennaio l’errore è stato privarci di Cuzzola e Petilli, ma me ne sono reso conto con il tempo”.
E adesso, dopo l’ultima gara di domenica, i playoff. Per il San Giorgio l’avversario potrebbe essere una tra Pro Pellaro e Bianco (in questo caso rematch dell’ultimo turno), ma per Caridi fa poca differenza: “Rispettiamo entrambe le compagini ma ce la giochiamo, non siamo inferiori a nessuno. Queste gare, poi, sono una lotteria, non abbiamo niente da perdere e vogliamo centrare la Promozione”.
Per concludere, un occhio a quello che è stato – e qui si legge l’orgoglio del numero uno neroverde – e a quello che sarà per la società reggina: “Siamo nati da appena quattro anni eppure adesso ci giochiamo i playoff da matricola in Prima Categoria, centrando nello stesso anno i quarti di finale di Coppa Calabria. Credo di poter dire che stiamo facendo la storia del San Giorgio. Per non dimenticare il progetto della scuola calcio che sta nascendo grazie alla recente affiliazione con il Crotone”.
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