Dopo la regular season è tempo di spareggi. Nel girone G di Seconda Categoria una sola semifinale playoff, quella tra Bovese e Archi. Chi vince affronterà la Scillese in finale. RNP, così come fatto per quanto riguarda le compagini coinvolte nella lotta playout, ha voluto ascoltare le impressioni dei protagonisti di queste due compagini.
Il primo è mister Paone, allenatore di una Bovese che stupisce sempre di più. Dopo la promozione in Seconda la scorsa stagione, quest’anno ha condotto un campionato da grande, battagliando fino all’ultimo con le due big e arrivando a giocarsi il trono di vice capolista fino all’ultimo turno. Adesso però, con il terzo posto acquisito, la sfida casalinga contro l’Archi. “Dico a te – inizia il tecnico – ciò che dico da un pò ai miei ragazzi: nelle gare playoff non si guarda al risultato, non bisogna mai fare pronostici, si deve interpretare la partita in modo corretto. Tra l’altro conosciamo la bontà dell’avversario e di mister Errigo, ma dal canto nostro siamo anche consapevoli delle nostre potenzialità : confido in un ambiente caldo e in una buona cornice di pubblico”.
Come detto, una compagine che al primo anno di Seconda Categoria arriva a giocarsi il campionato, ha già di per sè fatto molto bene. E’ d’accordo su questo anche Paone: “Ho ringraziato già i ragazzi per quanto fatto, in fondo siamo una matricola che, se non fosse stato per le sconfitte casalinghe nei due scontri diretti, se la sarebbe giocata fino alla fine anche per la prima piazza. Noi ci abbiamo comunque creduto giocando sempre con la speranza di poter vincere il campionato. Poi, ricordiamolo, questa squadra è composta da soli calciatori di Bova”.
Il che aumenta ancora di più il fascino di un progetto a lungo termine che, comunque andrà a finire quest’anno, potrà portare a delle soddisfazioni. “Gli obiettivi della società , da quando è nata, sono sempre stati questi: far crescere i giovani del paese e allo stesso tempo ottenere buoni risultati sportivi. Credo che finora si stia facendo bene, ci sono ottimi ragazzi di qua e si vuole anche tentare di “raccogliere” quelli sparsi in altre squadre”.
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