La prima volta non si dimentica mai. Giuseppe Garzo alla sua prima esperienza d’allenatore, con la Virtus San Paolo, centra l’obiettivo promozione. Il tecnico classe ’69 si affaccia al mondo del calcio come giocatore, esattamente nel ruolo di difensore centrale. I suoi esordi nelle giovanili del Condera (dove milita per 4 anni), poi 3 stagioni in Promozione con il Lazzaro e l’esperienza con Arasì e Sbarre Viale Calabria in Prima Categoria. Al suo primo anno da allenatore, come detto, festeggia il salto in Seconda Categoria. Per questo motivo è l’allenatore della settimana di RNP.
Una partita importantissima quella di domenica contro il Real Reggio. Come giudica questa partita che ha visto la sua squadra vincere e conquistare la promozione?
“Indubbiamente una partita importante. L’abbiamo preparata come se fosse la madre di tutte le partite. Ci siamo attenuti al piano che abbiamo preparato in settimana, eseguendolo benissimo. Ad onor del vero c’è d’ammettere che abbiamo incontrato una squadra che, con i playoff acquisiti, era un po’ demotivata. Comunque devo dire bravi a tutti i miei ragazzi”.
Oggi come commenterebbe la sua prima esperienza d’allenatore della Virtus San Paolo?
“Un’esperienza, la prima, bellissima. Ho travato un ambiente fantastico e voglio dire grazie per l’aiuto, nel realizzare l’obiettivo promozione, al Presidente, allo staff, a Consolato Minniti e Paolo Paviglianiti. Un grazie particolare al gruppo di splendidi ragazzi che hanno messo tanto sacrificio e impegno per tutta la stagione. Voglio sottolineare che c’erano calciatori in rosa che non avevano mai giocato in campionati agonistici, questo la dice lunga sul gran ben lavoro fatto da tutti”.
Parliamo un pò di lei, della sua carriera da calciatore: c’è una partita o un ricordo speciale di qualche compagno che è rimasto nella sua mente?
“Di partite importanti c’è ne sono tante, ma Lazzaro-Bocale, derby di Promozione, è la partita che mi è rimasta più impressa. Vincemmo 2-0 a Motta San Giovanni. Ricordo il grande seguito che le due squadre avevano. Per quanto riguarda i compagni delle varie squadre in cui ho militato, c’è da dire che mi sono trovato bene sempre con tutti. Ricordo, però, due compagni speciali: Pietro Matà, uno dei più forti calciatori, ai tempi del Lazzaro, con cui abbia giocato, e il compianto Carmelo Aloi a cui mi legano ricordi affettivi bellissimi. Una persona fantastica e sempre disponibile. Abbiamo condiviso 20 anni di vita sia calcisticamente che dal punto di vista lavorativo”.
Torniamo al presente: dopo quest’annata trionfante, cosa pensa di fare la prossima stagione? Continuerà con la Virtus San Paolo o andrà altrove?
“Intanto, ci concentreremo al meglio per la finale di Coppa di Lega. Un impegno per noi importante per fare ancora meglio di quanto è stato fatto. Poi per quanto mi riguarda, dopo questa stagione in cui mi sono trovato benissimo, sicuramente c’è la voglia di continuare con la Virtus San Paolo”.
(Foto tratta dal profilo Facebook della Virtus San Paolo)
Giuseppe Princi
Commenti