Oltre che sulla surreale prestazione degli amaranto, la Gazzetta del Sud pone l’accento anche su un Granillo che mai come ieri, fatta eccezione per il solito calore della Curva Sud, sembrava fosse una ‘cattedrale nel deserto’. Nonostante i quattro punti ottenuti tra Palmi e Vibo e l’iniziativa ‘Porta un amico’ riproposta dalla società , le presenze dei tifosi reggini sono andate addirittura a diminuire. “Serie D: inattesa sconfitta degli amaranto in un Granillo quasi vuoto”. E’ la frase che precede l’eloquente titolo “La Reggina si fa male da sola: ko con l’Agropoli“.
“La Reggina è il manuela perfetto delle beneficenza- commenta il collega Arnaldo Cambareri-. Dopo lo Scordia il destinatario di tanto bene è l’Agropoli, che conquista tre punti e ringrazia nell’ordine prima Mattia Licastro e poi Michele Carrozza. Due doni così graziosi non si rifiutano. Ridono ancora i ragazzi di Santosuosso che non credono ai loro occhi per quel che è successo. Piangono i ragazzi di Cozza autori di una prova scialba, priva di contenuti e soprattutto di idee“.
L’analisi si fa sempre più dura, passo dopo passo. “La prima considerazione riguarda comunque questo calcio di D: malinconico, inguardabile, parrocchiale o da sagra paesana se preferite. Le scalee vuote si spiegano così. Manca tutto: l’entusiasmo e soprattutto il gioco. Quello della Reggina è totalmente assente. Vampate improvvise ma mai qualcosa che possa attrarre l’attenzione dei tifosi che si sgolano inutilmente. Si assiste a gente che corre da matti su ogni palla e che effettua rinvii alla carlona. Calcio poco o niente. Il calcio che regala questa categoria è deprimente. Inutile qualsiasi discussione“.
In mezzo ad un deserto, alcune note liete. “Tiboni, l’unico a salvarsi insieme a Lavrendi. colpisce la traversa al 43′. C’è anche un pizzico di sfortuna. Ma questo- conclude Cambareri- non giustifica il ko”.
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