Impennata d’orgoglio per il Reggio Calabria, che in soli tre giorni ha cancellato l’umiliante sconfitta con lo Scordia, andando a vincere a Palmi e pareggiando in rimonta nel recupero di Vibo. I playoff tornano dunque a portata di mano, ma bisognerà assolutamente vietare altri cali di tensione.
Domani, al Granillo arriverà l’Agropoli, compagine che va di certo annoverata tra le “deluse” di questo torneo. Anche questa volta, il pronostico del “testa-coda” è tutto dalla parte di Lavrendi e compagni, i quali, per blindare una volta per tutte il quinto posto, sono tuttavia chiamati ad una netta inversione di tendenza rispetto al recente ruolino casalingo…
RESURREZIONE E RIVOLUZIONE- Un girone fa, il Reggio Calabria di Cozza di presentò al Guariglia di Agropoli ancora a secco di vittorie in frasferta (almeno per quanto concerne il campo, poichè come tutti sanno il ko di Rende fu tramutato in 0-3 a tavolino). Gli amaranto potevano tuttavia contare su una mini-serie positiva, costituita dai successi casalinghi contro Gragnano e Palmese, inframezati dal pareggio di Scordia. Clima di attesa febbrile invece, sul fronte locale, visto che gli azzurri campani si giocavano l’ultima chance di rientrare in gioco per le posizioni che contano, e per di più ritornavano nel proprio stadio, il Guariglia, fino a quel giorno inagibile a causa dei lavori di ristrutturazione della pista d’atletica.
Dopo un primo tempo avaro di emozioni, la svolta arrivò nella ripresa, quando il direttore di gara, oltre ad assegnare un rigore alla compagine dello Stretto per fallo di mano in area di Cardinale, espulse Gallo per proteste. La massima punizione, fu trasformata da Riccardo Riva: primo ed unico gol per il centrocampista, “tagliato” da lì a poco. In vantaggio di un gol e di un uomo, gli amaranto soffrirono parecchio nel finae (locali ad un passo dal pari con l’ex Hinterreggio Puntoriere) ma alla fine portarono a casa tre punti d’oro. In casa Agropoli invece, uno stop che ridimensionò bruscamente i programmi societari, con tanto di rivoluzione nel mercato invernale e cessione di parecchi “pezzi pregiati”.
L’AGROPOLI LONTANO DA CASA- I soli 28 gol all’attivo, testimoniano le difficoltà in fase realizzativa dell’undici di Santosuosso, che nelle ultime tre trasferte (Siracusa, Frattamaggiore e Scordia), non è mai riuscito a fare risultato. I prossimi avversari del Reggio tuttavia, vantano uno score di vittorie esterne superiore a tutte le squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere. Rimanendo in tema, la Calabria porta decisamente bene ai campani, i quali hanno espugnato i campi di Lamezia (0-3), Palmi (0-3), e Rende (1-2). Completa il quadro dei successi fuori casa, l’exploit di Marsala (0-1).
Il bilancio esterno complessivo, è di quattro vittorie, quattro pareggi e sette sconfitte.
REGGIO, AL GRANILLO E’ ORA DI CAMBIARE MARCIA- Gli amaranto, di contro, hanno l’obbligo di accelerare soprattutto in casa, visto che in trasferta sono stati protagonisti di una apprezzabile serie utile. Al Granillo invece, la compagine dello Stretto ha raccolto solo sei punti su quindici disponibili, e la vittoria manca dal 10 febbraio, giorno del 2-1 sul Rende (da lì in poi, doppio pareggio con Siracusa e Frattese, seguito dalla clamorosa sconfitta con lo Scordia).
EQULIBRIO NELLE RETROVIE…I numeri a confronto, sorridono quasi per intero al Reggio Calabria, ma alla voce “gol subiti” tra reggini e salernitani vi è un grande equilibrio: trentaquattro le reti incassate dagli amaranto, ovvero una in meno rispetto agli azzurri.
DELFINI A RIPOSO…Tra la pausa per il torneo di Viareggio ed il turno di riposo forzato imposto dal calendario, gli azzurri non hanno giocato per due settimane di fila. L’ultima gara dell’Agropoli dunque, risale al 20 marzo, quando battendo la Palmese in un delicatissimo scontro-diretto, i “delfini” sono usciti da un periodo di crisi che li aveva visti racimolare appena un punto in quattro gare. Il Reggio, di contro, compreso il recupero di Vibo viene da due partite in tre giorni. Alla compagine dello Stretto, il compito di spazzare via l’insidia che potrebbe nascere dalla maggiore “freschezza” degli avversari, facendo valere i quattordici punti in più in classifica…
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