La porta sembrava stregata, il muro eretto dalla Serrese ha retto per più di un’ora, nonostante il gol sembrasse nell’aria. Poi Simone Gazzetta ha messo il suo timbro, allentando la pressione e incanalando la gara sui giusti binari. Si è cominciato tra mille difficoltà, ma alla fine i frutti di questo lavoro sono stati raccolti. “La società ha svolto un lavoro egregio – dichiara il centrocampista classe’95 ai microfoni di Reggionelpallone.it – Sento parlare di ‘progetto giovani’ un po’ ovunque: qui si è dato forma alle parole, dando spazio alla crescita dei più piccoli. Tra alti e bassi credo sia stata un’annata positiva. La salvezza era l’obiettivo principale di questa stagione e alla fine siamo riusciti a portare la nave in salvo”.
Gazzetta è un interno di centrocampo tutto cuore e polmoni, bravo anche palla al piede. “Non so dire se è stato il gol più pesante della mia carriera, ma sarà uno di quelli che ricorderò con più piacere. Perché? E’ stato fondamentale per me e la squadra dal punto di vista psicologico, oltre che a dare la possibilità di disputare anche il prossimo anno la Promozione”.
Da qualche anno, però, vive l’ambiente villese, nonostante egli provenga dall’altra parte dello Stretto. “E’ una società che non mi ha fatto mai mancare nulla, comportandosi sempre bene. Forse sarebbe riduttivo persino dire che è una famiglia per me. Tutti i componenti hanno il merito di farmi sentire a casa, come se il mare che c’è di mezzo non sia un ostacolo”.
Simone, però, è l’esempio di come il calcio e lo studio siano perfettamente conciliabili. “Sono iscritto al terzo anno di Scienze Motorie e a stretto giro di posta dovrei laurearmi. Giocare a calcio mi permette anche di non gravare sulle spalle della mia famiglia e rendermi autonomo nei giusti limiti. Il prossimo anno? I presupposti per rimanere ci sono tutti, metto tutto nelle mani di Dio”.
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