DS di un’autentica corazzata capace di una cavalcata pazzesca l’anno scorso in Eccellenza, collaboratore all’interno del settore giovanile di una compagine che riparte dalla Serie D con una nuova società . Stiamo parlando di Angelo Sorace, appunto la stagione passata alla Palmese e in quella attuale al Reggio Calabria, seppur con ruoli diversi.
Chi meglio di lui quindi, a due giorni dal derby, può descriverci le sensazioni di una gara importante su entrambi i fronti: “Innanzitutto la speranza è che sia un derby all’insegna dello spettacolo, in campo e sugli spalti. Una gara all’insegna della sportività , una grande festa. E’ chiaro che, per differenti motivi, gli stimoli e le motivazioni saranno altissime per tutte e due le squadre: la Palmese, dopo il cambio in panchina e l’arrivo di Rappoccio, vuole ricaricare le pile, sicuramente sospinta da un rinnovato entusiasmo prodotto dal ritorno al “Lo Presti”; il Reggio Calabria vuole al più presto lasciarsi alle spalle lo scivolone interno contro lo Scordia continuando a perseguire l’obiettivo principale, i playoff. C’è voglia di riscatto e c’è voglia di raggiungere un qualcosa che potrebbe aprire scenari importanti anche alla luce delle difficoltà economiche di alcune squadre in Lega Pro. Io ci credo”.
Cammino altalenante quello degli amaranto, cammino completamente opposto, tra andata e ritorno, per i neroverdi, scivolati in una pericolosa zona playout: “Il girone d’andata della Palmese è stato fantastico, sulla falsariga di quanto fatto lo scorso anno. Qualche pedina importante andata via a gennaio e qualche calciatore infortunato, vedi Piemontese, hanno però complicato le cose, portando a questa situazione difficile culminata con l’esonero di mister Salerno”.
Mister Salerno appunto. Condottiero, la scorsa stagione, di un cammino pazzesco, che ha infranto ogni record regalando alla Palmi calcistica la Serie D. Con Sorace DS…: “Il segreto di quella cavalcata? Un segreto non c’è. C’è il grande lavoro e impegno messo da parte di Presidente e allenatore in primis, capaci di costruire una squadra all’altezza già prima che arrivassi io. A tutto ciò bisogna aggiungere lo splendido pubblico che, spinto anche dalla squadra stessa, entusiasmava e si entusiasmava”.
Lasciato il passato, il presente dice “derby”, a cui forse entrambe le squadre non arrivano nel migliore dei modi, nonostante l’organico e gli obiettivi diversi: “Come detto prima le motivazioni non mancheranno. Al di là di questo, non dimentichiamo cosa la nuova società reggina ha fatto per mantenere il calcio a Reggio Calabria. Colgo infatti l’occasione per fare i complimenti e ringraziare tutti i soci amaranto che con coraggio hanno scelto e mandato avanti questo progetto”.
Non c’è tempo di complimenti, non c’è tempo di ringraziamenti. Il derby è alle porte, che come all’andata possa rappresentare, in positivo o negativo, uno spartiacque per entrambe? Lo sapremo presto…
Commenti