Storie che raccontano sentimenti, laddove nel calcio spazio per i sentimenti ce n’è davvero poco. Storie di pallone e di amicizia, laddove un fischio d’inizio trasforma gli amici in avversari, anche se solo per 90 minuti. A dare una mano alla Palmese in questo delicatissimo rush finale, dalla scorsa settimana c’è anche Carmelo Rappoccio: non è un mistero per nessuno, che l’attuale responsabile dell’area tecnica neroverde a luglio abbia aiutato Ciccio Cozza nella costruzione della neonata Reggio Calabria.
Un “quasi ex”, animato solo dal desiderio di vincere un’altra scomessa dall’esito tutt’altro che scontato. Lui che di scommesse vincenti se ne intende, come dimostra la storica Lega Pro con l’Hinterreggio o lo scudetto sfiorato con la Juniores dello stesso club biancazzurro. Domenica 3 aprile, il Lo Presti riapre i battenti dopo un anno, per ospitare Palmese-Reggio Calabria: per Rappoccio, uno strano e suggesstivo scherzo del destino…
LA NUOVA AVVENTURA- Ho accettato con entusiasmo la chiamata della Palmese, perchè sono sempre stato affascinato dalle sfide difficili. Per come sono fatto io, è troppo facile dire si ad un’offerta di un club secondo o terzo in classifica; il tuo valore lo dimostri davvero quando dai una mano in situazioni complicate, mettendoti a disposizione di chi ti ha ritenuto la persona giusta per superare le difficoltà . Ci aspettano sei finali da qui al termine della stagione regolare, e sono certo che questi ragazzi daranno tutto ciò che hanno in corpo per raggiungere una salvezza difficile ma non certo impossibile. Palmi merita il mantenimento della categoria, qui ho trovato una passione tipica delle grandi piazze: non avrei mai pensato di trovare almeno 200 persone per un semplice allenamento, a testimonianza delle enormi potenzialità e del calore di questa tifoseria. Al momento di contattarmi, il Presidente Carbone mi aveva prospettato la possibilità di firmare anche per la prossima stagione, ma per una questione di correttezza e di professionalità , sono stato io a dirgli che, prima di parlare del futuro, era giusto aspettare giugno. Sono fermamente convinto che la Palmese possa farcela, solo dopo aver tagliato il traguardo parlerò con il Presidente in merito ad una mia permanenza.
LOTTARE INSIEME- Sono d’accordo con la disamina fatta ieri da mister Dal Torrione, la squadra è un pò disorientata per via della situazione di classifica. Dobbiamo lavorare sulla testa dei ragazzi, infondendogli fiducia e convinzione, ma al contempo essere bravi ad evitare rivoluzioni che potrebbero essere controproducenti. Insomma, migliorare ma senza stravolgere. Negli ultimi due campionati ho vissuto annate complicatissime con l’Hinterreggio, dettate non dal valore dall’organico, ma dalle situazioni contingenti che tutti conoscete: nonostante un mare di difficoltà quella squadra si è salvata senza problemi, quindi uno dei miei compiti sarà far capire a questi ragazzi i concetti ed i valori di quell’esperienza. Se un gruppo rimane unito e lotta per una causa comunque, qualsiasi obiettivo può essere raggiunto.
AMICI CONTRO- Si, il calendario mi ha fatto davvero un bello scherzo (sorride, ndr), mettendomi la Reggina come avversario della gara del mio esordio a Palmi. La mia amicizia fraterna con Ciccio Cozza e Fortunato Martino non è certo un mistero, ma ad oggi sto cercando di non pensare a che effetto farà incontrarli da avversari. Di sicuro, prima della partita ci saluteremo con l’affetto e la stima di sempre, ma poi ognuno penserà alla propria squadra, e di sicuro io spero che vinca la Palmese. La Reggina avrà di fronte un avversario pronto a lottare su ogni pallone per cominciare la rincorsa verso la salvezza, ma il tutto avverrà rispettando sia l’avversario che il blasone di una piazza come Reggio. Entrambe le compagini devono raggiungere un obiettivo per loro importante, alla fine vincerà il migliore, fermo restrando che a vincere deve essere soprattutto lo sport.
LA DIFFERENZA E’ NEL COLLETTIVO-Riguardo i playoff, posso dire che conosco benissimo questa categoria, e non ricordo di una squadra ammessa in Lega Pro dopo averli vinti. Con questo non voglio certo dire che non servano, anche perchè gli scenari possono sempre cambiare, e la Reggina dal suo punto di vista fa benissimo a voler entrare a tutti i costi tra le prime cinque.Chi toglierei agli amaranto, in vista della gara di domenica? Non mi piace parlare dei singoli, anche perchè la differenza nel calcio la fa il collettivo. La Reggina è una squadra importante e tutti i suoi giocatori possono fare la differenza, anche perchè l’organico consente al mio amico Cozza di avere ampia scelta anche in panchina. Più che pensare a togliere giocatori a loro, penso alla prestazione che dovranno fare i nostri…
SOLO TANTO ORGOGLIO…Si, a luglio ho dato una mano a Ciccio Cozza nel costruire la squadra, ma è giusto precisare che a contattarmi è stato solo lui, non la società . Ho dato la mia disponibilità sia per il rapporto personale che mi lega al mister, sia per l’amore che nutro verso la mia città . Non sono rammaricato di non far parte della Reggina e non ho nessun rimpianto, piuttosto sono orgoglioso che da parte della stampa sia comparso anche il mio nome, tra i possibili candidati al ruolo di direttore sportivo. Nella vita si fanno delle scelte, e la società attuale ha puntato su Gabriele Martino, che oltre ad avere capacità straordinarie come uomo di calcio è anche una bravissima persona. Da parte mia, ripeto, c’è solo tanto orgoglio per aver dato un contributo, seppur breve, alla mia città ed ai colori per cui faccio il tifo fin da quando ero un bambino.
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