Nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 marzo, si sono disputate le gare della 6^ giornata del girone sudamericano di qualificazione al Mondiale 2018 in Russia.
Tripudio a Baranquilla per il netto successo della Colombia sulla capolista Ecuador per 3-1. Ancora una volta grande protagonista è il milanista Carlos Bacca (nell’immagine a sinistra), il quale sblocca il risultato dopo un quarto d’ora servito da James Rodriguez, e triplica a metà della ripresa servito dallo juventino Cuadrado; in mezzo la seconda rete, giunta tre minuti dopo l’intervallo e realizzata da Sebastian Perez. L’Ecuador tramortito, trova la rete della bandiera con Michael Arroyo al 90′, subendo così la prima sconfitta dopo quattro vittorie e un pari, rimanendo in vetta anche se raggiunto dall’Uruguay; per la Colombia secondo successo di fila e quarto posto a 10 punti agganciato.
Basta una rete di Edison Cavani (a destra nel momento del gol) all’Uruguay per avere la meglio del Perù e agguantare il primato in classifica in coabitazione con l’Ecuador. Successo di misura per la Celeste che matura a inizio ripresa, quando il ‘Matador’ insacca il gol-partita su assist di Suarez; i peruviani si sono dimostrati avversari ostici anche se la classifica, che li vede in ottava posizione con soli 4 punti, rispecchia il reale livello qualitativo della nazionale guidata dal C.T. Gareca. Tutt’altro invece il valore della squadra di Tabarez, miglior attacco con 12 reti insieme a Ecuador e Cile, e miglior difesa con 4 reti subite insieme all’Argentina.
In ordine cronologico, è stata proprio l’Argentina a scendere in campo dopo Colombia e Uruguay, allo stadio “Mario Alberto Kempes” di Cordoba. Come da pronostico, l’Albiceleste si è imposta sulla Bolivia in maniera agevole, con un 2-0 realizzato nel primo tempo e amministrazione delle forze nel resto del match. Il difensore del River Plate, Gabriel Mercado, servito da Higuain, ha trovato dopo venti minuti il secondo gol in due partite, sbloccando il risultato; Lionel Messi dal dischetto (nell’immagine a sinistra) alla mezz’ora ha firmato il raddoppio che ha di fatto chiuso la partita. Dopo il difficile avvio, con 2 punti in 3 partite, l’Argentina ha ritrovato se stessa, e con tre successi consecutivi ha scalato la graduatoria, portandosi al terzo posto a quota 11, a sole due lunghezze dalla coppia di testa.
Dopo aver raccolto un punto in tre partite, ritrova il sorriso il Cile, il quale vince 4-1 in Venezuela contro l’ultima della classe. Sono a sorpresa i padroni di casa a trovare per primi la via del gol dopo appena otto minuti con Romulo Otero, centrocampista che milita proprio in Cile con la maglia dell’Huachipato. La Roja reagisce, trovando nell’atalantino Mauricio Pinilla l’uomo della riscossa: è lui a frimare il pari al 33′ servito da Alexis Sanchez, e il sorpasso al 7′ della ripresa su suggerimento di Beausejour; sale poi in cattedra Arturo Vidal (nell’immagine a destra, insieme a Pinilla) per chiudere il conto con un’altra doppietta, realizzata al 27′ e al 47′, per un Cile che rialza la testa e si mantiene quarto appaiato alla Colombia.
Ad Asuncion Paraguay e Brasile si dividono la posta in palio, ma sono i padroni di casa a mangiarsi le mani per l’occasione divorata, mentre i Verdeoro tirano un sospiro di sollievo per la rimonta completata sul filo di lana. Dario Lezcano si ripete, dopo la doppietta all’Ecuador, portando avanti l’Albiroja al 40′; a inizio ripresa Edgar Benitez, autore dell’assist in occasione del primo gol, realizza il raddoppio che sembra mettere il sigillo sulla vittoria. A dieci minuti dal termine, il Brasile torna in partita con la rete dell’ex meteora milanista Ricardo Oliveira; in pieno recupero, come già accaduto nel precedente match contro l’Ecuador, il Paraguay viene raggiunto dal gol firmato da Dani Alves (nell’immagine principale il gol, a sinistra l’autore della rete), che evita la sconfitta al Brasile e mantiene entrambe la nazionali in sesta posizione a quota 9.
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