Volata finale. Dopo essersi rilanciato in classifica a suon di prestazioni convincenti e risultati (sei consecutivi), il Reggio Calabria cerca l’ulteriore acuto contro l’ultima della classe, per difendere il quarto posto ed aumentare le proprie convinzioni. Una gara in cui conta solo ed esclusivamente vincere, in vista del doppio derby esterno di Palmi e Vibo, che attenderà Lavrendi e compagni dal 3 al 6 aprile.
Così come ha sottolineato Ciccio Cozza tuttavia, guai a sottovalutare un avversario che nelle ultime due gare ha dimostrato di essere ancora vivo, ed al Granillo si giocherà un’importante chance per rientrare nella lotta-playout.
PAREGGIO AMARO- Un girone fa, il Reggio Calabria si presentò a Scordia per il turno infrasettimanale, godendo dei favori del pronostico (le due squadre si erano già affrontate per la coppa Italia di serie D, con i padroni di casa che ebbero la meglio dopo i calci di rigore).
La prima vittoria sul campo tuttavia, venne ancora rimandata. Un primo tempo da incubo per la compagine dello Stretto, colpita dopo 15 minuti dalla rete di Fecarotta e salvata a più riprese dagli errori sottoporta degli attaccanti azzurri, nonchè da una strepitosa parata di Licastro. Nonostante tutto, l’undici di Cozza riuscì ad andare al riposo sull’1-1, grazie al rigore trasformato da Arena, al suo ultimo gol in amaranto.
Più equilibrata la ripresa, con i reggini ad un passo dalla prima vittoria sul campo proprio nell’ultima azione della partita, quando il colpo di testa a botta sicura di Zampaglione si spense sul palo.
I NUMERI DELLO SCORDIA- La formazione sicula è quella che ha vinto di meno in tutto il girone, essendo riuscita a portare a casa i tre punti soltanto in quattro occasioni. Le difficoltà dei rossazzurri, vengono testimoniate anche alla voce sconfitte: ben sedici ko, fanno dello Scordia la squadra più battuta del torneo insieme alla Vigor Lamezia.
Numeri poco confortanti, anche alla voce gol segnati e gol subiti: sono ventitre le realizzazioni all’attivo (solo Vigor e Gelbison hanno fatto peggio), mentre le quarantasei marcature al passivo 
fanno della difesa sicula la più battuta del torneo.
SEGNALI DI RISVEGLIO-Fin qui, i numeri decisamente negativi dell’attuale fanalino di coda del girone I di serie D. Attenzione però, perchè da quando ha cambiato allenatore, sostituendo Serfaino con Campanella, lo Scordia è imbattuto: prima il pareggio a Palmi (1-1), poi la vittoria sull’Agropoli (1-0), che ha visto i rossazzurri riassaporare il dolce gusto dei tre punti dopo quasi due mesi.
PUNTA DI DIAMANTE- Quasi 550 presenze con la maglia di quattordici club diversi (compresa quella degli arabi dell’Al-Nasr), impreziosite da 117 reti. Stagioni indimenticabili in serie A con Palermo, Catania, Napoli e Novara, 2 presenze in Europa League ed una in Champion’s League. Giuseppe Mascara, 37 anni il prossimo agosto, è la punta di diamante dei siciliani: la vittoria con l’Agropoli, porta proprio la firma dell’esperto attaccante, che si è trasferito nelle fila dello Scordia dopo aver iniziato il campionato a Siracusa, mettendo a segno fino ad oggi 2 gol in 10 gare.
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