Sedicesimi di finale amari in Europa League per le squadre italiane: la Lazio, la sola dopo le gare di andata ad avere un lieve margine sulla diretta avversaria, è l’unica ad accedere agli ottavi di finale; mastica amaro il Napoli, fermato in casa dal Villarreal, mentre crolla la Fiorentina a cui non riesce a Londra la stessa impresa dello scorso anno.
Vola agli ottavi la Lazio dopo un successo rabbioso ottenuto contro il Galatasaray. La sfida di andata ad Istanbul era terminata 1-1, ai biancocelesti sarebbe bastato lo 0-0, ma per non correre rischi, a cavallo del quarto d’ora della ripresa arriva un uno-due micidiale firmato da Parolo (di testa su corner di Biglia) e Anderson (liberato a porta vuota da Matri); reazione immediata dei turchi che accorciano un minuto dopo con Oztekin, ma arriva il momento di Klose, che prende il posto di Matri (sfortunato, sullo 0-0 ha colpito il palo) e appena entrato, prima sfiora la rete, poi insacca il cross di Radu. Con questo 3-1 la Lazio diventa l’unica italiana agli ottavi di Europa League.
Il Napoli, costretto a ribaltare la sconfitta dell’andata, trova il vantaggio contro il Villarreal grazie ad una conclusione volante di Hamsik; nonostante le tante occasioni per raddoppiare, i partenopei mantengono l’unica rete di vantaggio fino al quarto d’ora della ripresa, quando Pina effettua un traversone arcuato che si infila beffardo alle spalle di Reina. Servirebbero altre due reti per passare il turno e il tempo per farle ci sarebbe, ma gli spagnoli reggono l’urto difendendo il pareggio che li conduce agli ottavi di finale.
Dopo il pareggio di Firenze, alla Fiorentina serviva un’impresa molto simile a quella riuscita lo scorso anno sempre a “White Hart Lane”. Stavolta però c’è un Tottenham diverso davanti, che sblocca il risultato con Mason a metà primo tempo, raddoppia con Lamela intorno al 20′ della ripresa, e cala il tris a dieci minuti dal termine grazie ad un’autorete di Rodriguez, intervenuto ad anticipare l’avversario.
Le altre partite
Giocata mercoledì 24, a Braga il Sion passa due volte in vantaggio grazie ad una doppietta del bomber greco Gekas, ma prima Josue su rigore, poi Stojiljkovic, ristabiliscono il pareggio che consente ai portoghesi di passare il turno.
Dopo i 6 gol del “Mestalla”, il Valencia passeggia anche in casa del Rapid Vienna: 4-0 maturato nella ripresa e realizzato da Rodrigo, Feghouli, Piatti e Vezo.
La Lokomotiv Mosca non riesce a ribaltare la sconfitta subita all’andata in Turchia, passa con Samedov ma subisce il pari del Fenerbahce nei minuti finali con Topal, rete che certifica il passaggio del turno dei turchi.
Nell’economia del doppio confronto tra Liverpool e Augsburg, decisivo è il penalty trasformato da Milner al 5′, unica rete in 180′ palpitanti che qualificano i Reds di Jurgen Klopp.
Dopo il successo interno, lo Sparta Praga si ripete in Russia, travolgendo a domicilio il Krasnodar grazie a tre reti nel secondo tempo, firmate da Marecek, Frydek e Fatai.
Colpaccio esterno dello Shakhtar Donetsk di Lucescu, che dopo lo 0-0 della gara di andata, si impone a Gelsenkirken sullo Schalke per 3-0 grazie a Marlos, Ferreyra e Kovalenko.
Nella sfida più attesa alla vigilia di questi sedicesimi, il Borussia Dortmund ottiene il passaggio del turno vincendo anche la partita del “Do Dragao” contro il Porto, dopo la vittoria in Germania di sette giorni prima; decisiva una rete a metà tra Aubameyang e l’autogol di Casillas.
Riscatto per il Manchester United, che dopo la clamorosa sconfitta in Danimarca, parte malissimo anche ad “Old Trafford” contro il Midtjylland, andando in svantaggio con la rete di Sisto, a segno anche all’andata; pari immediato grazie all’autorete di Bodurov procurata da Depay. I Red Devils prima dell’intervallo possono mettere la freccia del sorpasso, ma Mata si fa parare un calcio di rigore. Per fortuna dello spagnolo, nella ripresa sale in cattedra il classe ’97 Marcus Rashford che con due reti indirizza la sfida e la qualificazione verso Manchester. A completare un successo che diventa abissale arrivano nel finale anche i gol di Herrera dal dischetto e Depay.
Trema il “San Mamés” di Bilbao quando il Marsiglia sblocca il risultato con Batshuayi, rete che porterebbe ai supplementari, ma per la festa basca arriva il gol di Merino a dieci dal 90′ che qualifica l’Athletic.
Esce a testa alta il Molde dall’Europa League, già qualificatosi a sorpresa ai sedicesimi, si toglie la soddisfazione di battere 1-0 il Siviglia nella gara di ritorno grazie al gol-partita di Hestad, rete comunque inutile ai fini della qualificazione visto il netto successo dei campioni in carica nella partita di andata.
Avanza il Bayer Leverkusen che elimina lo Sporting Lisbona, trascinato da Bellarabi autore di una doppietta, intervallata dal momentaneo pari lusitano di Mario; Calhanoglu cala il tris in chiusura di match.
Grandi emozioni a Basilea: la partita di andata giocata in Francia tra gli elvetici e il St. Etienne aveva visto imporsi 3-2 i Verdi transalpini. Al “St. Jakob Park” il Basilea trova il vantaggio al 15′ con Zuffi, rete sufficiente per accedere agli ottavi, ma proprio al 90′ il St. Etienne agguanta il pari con Sall, rete che ribalta le gerarchie. Per i francesi sembra fatta ma con un ultimo sussulto in pieno recupero, ancora Zuffi trova la zampata vincente che proietta i rossoblù al turno successivo.
Al termine di una battaglia lunga 120′, l’Anderlecht può esultare per il passaggio del turno, mentre per l’Olympiakos c’è l’onore da tributare a chi valorosamente si è battuto. Un calcio di rigore di Fortunis alla mezz’ora del primo tempo consente ai greci di pareggiare la sconfitta dell’andata in Belgio. Ai tempi supplementari i biancomalva trovano però energie residue in Acheampong: la punta ghanese realizza una rete per tempo e spedisce l’Anderlecht al turno successivo.
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