Il decreto di sequestro del Centro Sportivo S.Agata seguito all’inchiesta coordinata dal pm Matteo Centini e portata avanti della Polizia Provinciale guidata dal comandante Crupi, è stato firmato anche dal procuratore della Repubblica Cafiero de Raho e dall’aggiunto Dominijianni.
Si articola in 114 pagine – come riporta quest’oggi la Gazzetta del Sud nell’articolo a firma del collega Piero Gaeta – e fa emergere la durezza del provvedimento resosi necessario perchè l’impianto, si legge, “sarebbe totalmente abusivo. Costruito e realizzato in totale spregio delle norme di legge dettate in materia di urbanistica, edilizia e ambientale nonché di tutti gli atti amministrativi emessi nel tempo”.
Duro il passaggio, sempre riportato dalla Gazz. Sud, nel quale i magistrati definiscono la realizzazione della struttura uno “scempio”, legato alla “connivenza e all’ignavia di coloro i quali hanno rappresentato le amministrazioni pubbliche che hanno permesso ai responsabili della Reggina Calcio di appropiarsi di un pezzo della città e farlo in spregio del pericolo cui esponevano gli atleti la cui incolumità era a loro affidata, e alle giovani vite dei ragazzi della scuola calcio che frequentano, da ultimo, il centro sportivo”.
Lillo Foti e Pino Ranieri sono indagati per reati commessi, a vario titolo, in materia urbanistica, edilizia e ambientale.
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