Attività sospese. E’ stata questa l’inevitabile decisione assunta già ieri mattina dalla Reggina Calcio che, pur avendo ancora nella propria disponibilità 5 dei 6 campi presenti al Centro S.Agata non ha potuto far altro che constatare l’impossibilità di far svolgere una pratica idonea in mancanza di strutture sanitarie e propedeutiche alla stessa.
Sequestrati i locali, le palestre, i servizi sanitari, la sede. Cristofaro Zuccalà , sulla Gazzetta del Sud, spiega così, “Lillo Foti che si è messo in regola riguardo alle morosità accumulate in questi anni con la Provincia, è dispiaciuto”. Le parole del massimo dirigente amaranto. “Ero in attesa del rinnovo della convenzione. Ora questo provvedimento… blocca una struttura operativa in città , utile ad un percorso positivo per centinaia di giovani, dopo tanti sacrifici”.
Il rammarico è legato, anche, alle intese raggiunte di recente in ottica futura. “Mi ero speso notevolmente per raggiungere gli accordi con la Juventus e la FIGC. Quando sono stato avvertito e quando è finita l’operazione sigilli – conclude Foti -ho provato una grande amarezza”.
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