Alla dura nota di ieri dell’ASD Reggio Calabria segue una risposta altrettanto perentoria del Comune di Reggio Calabria, nella persona del Sindaco Falcomatà che risponde, punto su punto, al presidente amaranto Praticò. «Abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità secondo i termini di legge. La Società deve saper camminare sulle sue gambe»
REGGIO CALABRIA – «Il Presidente dell’Asd Reggio Calabria Mimmo Praticò parla di promesse disattesa, ma sa bene che questa non è mai stata e mai sarà un’amministrazione che fa promesse. Semmai il nostro modus operandi ci suggerisce di assumere degli impegni, solo quando è possibile farlo, e di lavorare sempre e comunque nella direzione del bene comune, anche di fronte alle situazioni più intricate e proibitive. Non comprendo come si possa mettere sullo stesso piano la posizione della Provincia e quella del Comune. Non sono affatto la stessa cosa ed il Presidente Praticò lo sa bene». Risponde così il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà alla lettera pubblica firmata dal Presidente dell’Asd Reggio Calabria indirizzata alle istituzioni reggine.
«Fin dal principio – continua il Sindaco – con enorme slancio e spirito di condivisione, l’Amministrazione comunale ha sposato la causa dell’Asd Reggio Calabria, consapevole dell’enorme valore che essa riveste per la città sotto il profilo sociale, culturale ed indentitario. Non ci siamo mai risparmiati quando è stato necessario metterci la faccia. E lo abbiamo fatto concretamente nei limiti consentiti dalla legge, soprattutto alla luce del piano di riequilibrio del Comune, disposto durante il periodo commissariale, che non ci consente di assegnare contributi economici a qualsiasi titolo, e che ci impone al contrario di mettere a reddito tutte le strutture di proprietà comunale».
«Per senso di responsabilità – ha aggiunto il Sindaco – proprio per dare una mano alla squadra della città che in quel momento aveva necessità di una spinta per la ripartenza sportiva, noi abbiamo fatto l’unica cosa che ci era consentita fare secondo i termini di legge. Ovvero una concessione a titolo non oneroso dello Stadio Oreste Granillo, riservata esclusivamente alle partite di campionato. Ma adesso è giunto tempo che la Società inizi a camminare con le proprie gambe e dimostri la sostenibilità economica che è stata prospettata fin dall’inizio all’Amministrazione comunale e alla città. Non si può sempre bussare alla porta della pubblica amministrazione, anche perché le società sportive in città sono tante e tutte, giustamente, chiedono al Comune la medesima attenzione. Ognuno deve fare la propria parte, a cominciare dall’Asd Reggio Calabria che deve dimostrare di avere le carte in regola per proseguire la sua avventura, accompagnata dal supporto che da subito le abbiamo assicurato. Anch’io mi trovo spesso nella condizione di chiedere alle istituzioni nazionali un supporto concreto per tirare fuori la città dal pantano nella quale altri l’hanno cacciata. Ma allo stesso tempo sono consapevole delle mie responsabilità e della missione che ho assunto candidandomi alla guida di Reggio. Sono il Sindaco di una città che deve saper camminare sulle sue gambe. Mimmo Praticò è il presidente di una squadra che deve dimostrare di saper camminare sulle sue gambe».
«Altra questione poi – ha spiegato ancora il primo Cittadino – è la vicenda sollevata dal Presidente relativa alle strutture sportive del viale Messina. Su quella struttura noi abbiamo dovuto attendere che il Tar si esprimesse al fine di procedere allo scorrimento della graduatoria con la relativa assegnazione al secondo classificato alle risultanze del bando indetto nel 2009. Non è un mistero per nessuno che la società seconda classificata sia di proprietà di uno dei soci dell’Asd Reggio Calabria. Naturalmente non è questo che ci ha convinti ad operare lo scorrimento della graduatoria, perché riteniamo che in questo modo si possa velocizzare la procedura, evitare di perdere del tempo prezioso ed un ammaloramento generale della struttura. Ma poiché la legge ci consente di operare in questo senso, abbiamo deciso di procedere con il secondo classificato, anche in virtù delle difficoltà evidenziateci dall’Asd Reggio Calabria che, al momento, non ha a disposizione una struttura per allenarsi. Servono i tempi tecnici per completare la procedura e risolvere la questione. Ma se esiste un difetto di comunicazione tra soci – ha concluso il Sindaco – il problema non può essere dell’Amministrazione comunale, che ha fatto tutto quanto era possibile, per stare concretamente al fianco dell’Asd Reggio Calabria».
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