Situazione di gravissima emergenza per il settore giovanile dell’ASD Reggio Calabria. Lo rende noto lo stesso club amaranto con un comunicato sul proprio sito ufficiale attraverso il quale viene portata a conoscenza la situazione nella sua completa gravità.
Iniziata l’attività giovanile a settembre, l’ASD Reggio ha dovuto settimanalmente affrontare innumerevoli disagi riferiti alle strutture nelle quali ospitarla. Disagi che hanno portato alla perdita di diversi ragazzi che, per decisione dei loro genitori, hanno deciso di non proseguire nel progetto, impoverendo così il futuro della società.
Il presidente Praticò ha così diffuso una lunga lettera aperta, rivolta alla cittadinanza ed in particolare alle istituzioni, i cui passaggi sono perentori, fin dall’incipit. “Siamo stati abbandonati”, assicura.
L’analisi è dura. “Abbiamo affrontato mesi di pellegrinaggio durante i quali siamo stati costretti ad elemosinare poche ore in varie strutture”. Non solo. “Aspettiamo che la Provincia mantenga la promessa di sbloccare il S. Agata, in merito alla cui concessione avevamo richiesto accesso agli atti che ci è stato inizialmente concesso e poi negato”. Non viene risparmiato neppure il Comune. “Ci avevano assicurato l’utilizzo dell’impianto di Viale Messina, tutto tace”.
Il risultato? L’ASD Reggio lo riassume così. “L’abbandono dei ragazzi del settore giovanile perché “sballottati” da un impianto all’altro”.
La chiusura è assai cupa. “Stiamo facendo il possibile per rappresentare al meglio la città di Reggio Calabria ma ad oggi dobbiamo amaramente constatare che chi ci doveva aiutare non lo ha fatto”.
Seguiranno, certamente, sviluppi. Intanto, il settore giovanile dell’ASD Reggio Calabria a soli 7 mesi dall’inizio dell’attività è già a pezzi e le colpe, assicura il club amaranto, vanno ricercate altrove…
LEGGI QUI LA LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE PRATICO’
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