ALLENATORE DELLA SETTIMANA – FICARRA (REAL GIOIA): “Io, gioiese doc, ho il calcio nel sangue”

Un riconoscimento a chi esalta lo spettacolo del calcio dilettantistico. Settimanalmente ReggioNelPallone.it – giornale sportivo online più letto in Calabria – premia i due migliori calciatori nell’ambito del calcio dilettantistico reggino. Premio destinato a chi con un gol, una prestazione eccezionale o un gesto meritorio si è distinto nel weekend calcistico.

L’ALLENATORE DELLA SETTIMANA (1^, 2^ e 3^ CATEGORIA) E’ GIUSEPPE FICARRA (REAL GIOIA)

Una vita a Gioia Tauro. E non potrebbe essere altrimenti per chi, come Pino Ficarra, a Gioia Tauro ci è nato e cresciuto, vivendo anche gran parte della sua carriera calcistica: “Sono un gioiese doc – afferma ai nostri microfoni il tecnico del Real Gioia scelto come allenatore della settimana di RNP – e con il calcio ci vivo. Lo faccio per passione ed amore. La nostra è una famiglia che vive di calcio: i miei figli, i miei fratelli e qualche mio cugino sono arrivati in palcoscenici anche più importanti dei miei, toccando il professionismo”.

Mister, prima di andare a spasso nel tempo sfogliando l’album dei ricordi, riavvolgiamo il nastro e fermiamoci a domenica scorsa, giorno della sonante vittoria contro il Bianco. Avete travolto la vice capolista lasciando i giochi apertissimi in ottica playoff. Senza dimenticare che, è giusto sottolinearlo, pare siate abbonati con il 3-0: è il terzo consecutivo. Ci avete preso gusto?

“Eh si, le ultime tre gare sono terminate con il punteggio di 3-0, sono state tre vittorie nette. Questo grazie anche e soprattutto alla determinazione e alla quantità di palle gol create. Gli ultimi risultati ci mettono nelle condizioni di affrontare al meglio la prossima gara: a Stignano credo si possa parlare, per noi, di crocevia importante in ottica classifica”.

Nonostante il cammino, soprattutto recente, i playoff sono vicini ma non ancora pienamente in mano. Merito di un campionato di livello medio-alto?

“Si, su questo non c’è alcun dubbio: io definisco il girone D una “Promozione 2″. Gioiese, Bianco, Val Gallico, Pro Pellaro, San Giorgio, Stignano: organici forti e piazze importanti, seppur credo che per la vittoria finale del torneo la Gioiese abbia già in tasca il titolo. In quanto a noi, mi preme sottolineare come, nonostante le sconfitte casalinghe contro Gioiese e San Giorgio, entrambe di misura e pervenute in modo un pò rocambolesco, ce la siamo sempre giocata con tutte le cinque squadre che ci precedono. Segno della forza di una squadra che sta comunque dimostrando tanto e ben figurando”.

Tralasciamo per un attimo la parentesi campionato. Tuffiamoci all’interno della carriera di Pino Ficarra, prima dentro il rettangolo verde e poi a bordo campo.

“Ho giocato 20 anni tra Prima Categoria e Promozione. Ho iniziato nell’Ideal Gioia passando da Lamezia e Melicucco, salvo poi tornare a Gioia. Da allenatore una carriera molto simile: qualche anno in Promozione e poi Prima Categoria”.

Con addosso sempre, o quasi, i colori della città di Gioia Tauro…

“Sono un gioiese doc, non potrebbe essere altrimenti. Con lo stesso Real Gioia ho fatto quattro anni in tutto, seppur staccati, e sono al terzo consecutivo”.

Quindi avrà avuto anche, in questa sua lunga carriera, persone a cui è rimasto legato affettivamente oltre che calcisticamente.

“Ricordo Pino Strangi, Presidente dell’Ideal Gioia e persona molto cara. Oppure, in quanto ad allenatori, mister Salvatore Babuscia, Mario Dal Torrione, Gianfranco Cannatà, Massimo Cambrea, gente che mi ha lasciato tanto e con cui ho condiviso gioie, nonostante il mio carattere un pò particolare”.

Ovvero? E’ un sergente in panchina?

“Diciamo che sono molto esuberante e focoso, ma nel rispetto dei limiti. Mi definisco comunque rispettoso e leale”.

Quindi, se dovesse identificarsi in un allenatore famoso, chi sceglierebbe?

“Sicuramente, per il suo modo di fare acceso e vivace, ma corretto, direi Carletto Mazzone”.

Ultima tappa del viaggio all’interno della carriera di mister Ficarra: le chiedo di citarmi una partita che, per valenza, posta in palio, atmosfera, risultato finale, le ha lasciato un ricordo indelebile.

“In Prima Categoria con l’Ideal Gioia: mancava qualche gara alla fine, giocavamo contro la Bagnarese e, vincendo, potevamo ancora rincorrere il sogno playoff. Sotto di un gol a pochi minuti dalla fine siamo riusciti a rimontare nel giro di pochissimo. Quella stagione non si è conclusa con il salto di categoria, ma quella gara la ricordo comunque con piacere”.

Siamo andati a girovagare nel passato, abbiamo analizzato il presente, adesso proiettiamoci al futuro: quali sono i progetti di mister Ficarra?

“Quelli di fare bene con il Real Gioia. Abbiamo messo in piedi un progetto, insieme alla società, che ci possa permettere di fare sempre meglio con questa squadra nel giro di qualche anno. Non per forza il salto di categoria, ma quantomeno essere protagonisti. L’anno scorso ho ricevuto richieste dalla Promozione ma ho deciso di continuare ancora ad allenare qui anche grazie al rapporto fraterno che mi lega al Presidente Ritrovato. Questa stagione la definisco di transizione, ma la prossima vogliamo ambire a qualcosa di più”.

Parole e musica di Pino Ficarra. Lui che, con “pane e pallone”, è tra coloro capaci di mettere il calcio prima di tutto. Perchè quando si vive di calcio, è così.

(Foto: gioiasport)