Credo che ognuno di voi abbia avuto il proprio Don Mico. Io ancora me lo sogno la notte.
Don Mico era un vecchio signore che curava il proprio (?) giardino accanto alle palazzine dove abitavo da bambino. Dal mio balcone lo scorgevo benissimo……mi incuriosiva… lo guardavo… per ore ed ore….. lui sempre curvo, sempre a raccogliere o a seminare. Don Mico… parole quasi zero. Dalla sua bocca …solo brutti suoni…. sembrava fosse “URDU”, ma era solo un pò… ORCO… con quelll’aria sempre sgorbutica e la forca sempre a portata di mano pronta per essere impugnata all’occorrenza contro tutte le avversità che tendessero a disturbare il suo fare.
Don Mico non faceva differenze tra erbacce da estirpare o gatti da allontanare, inforcava tutto ciò che intralciava il suo lavoro e mentre lo svolgeva… infastidito da essi, emetteva quei suoni misti a bestemmie; e quando alla sua forca si “impigliava” qualche povero gattino, Don Mico riusciva anche a fare un cenno di sadico sorriso…. poi appariva visibilmente soddisfatto per averlo “trafitto”: Don Mico….UN ORCO! Don Mico veniva anche “disturbato” da noi ragazzini di 12 anni: ebbene sì, il nostro “chiasso” che facevamo in strada giocando al pallone nel cortile attiguo al suo (?) orto, gli dava enormemente fastidio, ma lui non diceva niente… si limitava a fissarci negli occhi ed emetteva soltanto quei brutti suoni che riecheggiano ancora nelle mie orecchie terminando il suo borbottare con la solita frase sparàta con una teatralità degna del miglior Eduardo De Filippo… egli…alzava solo poco-poco il capo … e poggiandosi col braccio sul bastone della zappa esclamava col solito CATTIVO SORRISO: ” ORA VI SBUCU U PALLUNI”.
Certo, doveva prenderlo prima il pallone e noi furbi ragazzini ru gebbiuni, avevamo posto le porte (fatte con le pietre) e quindi di conseguenza anche il “terreno di gioco”, in maniera obliqua al suo giardino, cosicchè quando si tirava in porta, il pallone non sarebbe finito tra le sue grinfie. Qualche volta però, qualche “peri i pompa” cercando di spazzare l’area oppure il portiere, sbagliando a fare il rinvio coi piedi… mandava il pallone lì…ahimè proprio nel giardino.
Non c’era assolutamente più il tempo necessario per implorare Don Mico affinchè ci restituisse il pallone, egli, (forse è meglio dire “esso” riferendoci ad animali) con una mossa repentina, tipo pastore tedesco, “azzannava” con la mano sinistra il pallone, contemporaneamente con la destra il “coltello a molla”, che tirava fuori dalla tasca e …GUARDANDO FISSI NEGLI OCCHI NOI BAMBINI e mai il pallone (quasi sempre il mio), con un taglio lento…. ma netto e deciso.. ci tagliava in due il cuore. Don Mico: figura estremamente NEGATIVA della mia infanzia.
Ho sempre pensato (da quando vivo) come si possa essere così cattivo, così ORCO. Sicuramente da bambino, Don Mico non avrà giocato o non avrà avuto un papà tollerante… non lo so, ma purtroppo di Don Michi ne sono esistiti e ne esistono tanti nel mondo. I bambini DEVONO giocare, DEVONO fare chiasso, DEVONO essere SEMPRE (prima rimproverati, se fanno una grossa marachella), ma poi SEMPRE PERDONATI.
I bambini: il primo nostro motivo di vita e GUAI A FAR LORO DEL MALE!!! Anche perché altrimenti potremmo poi avere da grandi, altri… Don Michi. FORAGABBU! Arrivo al dunque: perché sta storia?
In questi giorni di ”confusione” calcistica amaranto, dopo gli ultimi anni tribolati (e sono stato buono a chiamarli solo…tribolati) e dopo aver riposto l’anima della “vecchia” squadra nella pace degli angeli del calcio per la mancata iscrizione… ci siamo messi di buona lena e come tanti bei e volenterosi BAMBINI abbiamo cominciato ad aiutare per la ricostruzione… da quaggiù… da sotto le macerie… spalando anche con mani e piedi per riconquistare il NOSTRO VECCHIO AMORE: La Reggina.
E’quello il fine che noi tifosi (bambini) perseguiamo: riavere la nostra MAMMA…. e riprenderci il NOSTRO… PALLONE! Oggi però …ci ritroviamo in mezzo a tante “confusioni”; alcune per certi versi normali, ma anche a talune certamente…volute; la cosa che ci dà più ai nervi e che veniamo quasi TUTTI coinvolti (nostro malgrado) in polemiche stupide e sterili e in mezzo a “guerre” che non servono certamente alla nostra causa di tifosi, ma probabilmente, anche agli interessi di questo, quello o di quell’altro ancora… sì, ci troviamo in mezzo a tanti “Don Michi” che, anche facendosi 1000 dispettucci tra loro… tentano di contendersi il NOSTRO PALLONE cadutoci nell’orto ed alimentano ancora il grande bordellino che abbiamo in testa.
Per quale Don Mico tifare? Per nessuno naturalmente, ma per quello che il pallone poi… ndu torna. Certamente! Ma tra tutti questi, qual è quello giusto? Chi ha l’intenzione di restituirci il gioco più bello del mondo? Intanto però c’è da dire che c’è sempre qualcuno o qualcosa che investe involontariamente (?), ma IN PIENO per primi proprio noi “bambini” e che tende SEMPRE a dividerci mettendoci gli uni contro gli altri….
E c’è ancora qualcuno o qualcosa che tende SEMPRE …a farci del male… prima a noi e di conseguenza…. al nostro grande ed UNICO AMORE! “Reggina” per noi TIFOSI VERI dopo “Mamma” è la più bella parola di tutti i dizionari del mondo, anzi se vogliamo…. “Reggina” è sinonimo di “Mamma” e come dicevamo noi bambini del gebbione degli anni ‘70 “i mammi si rassunu a casa”, con la Mamma non si scherza… mai… quindi… SMETTIAMOLA con le “guerre”.
SIAMO STANCHI SIA DI CORDE CHE DI… CORDATE TIRATE se qualcuno avesse altri interessi, oltre quelli di farCi RINASCERE è il momento di metterli (almeno per ora) in secondo piano, per carità, ognuno ha il diritto di “politicare” come vuole, ma qui la cosa principale è IL RISPETTO di chi adesso vuole a tutti i costi RIAVERE… un amore.
Siamo in mezzo alle macerie e l’ho scritto da tempo… “SIAMO SOTTO LA TRAVE” e mentre aspettiamo che questo SCIAME SISMICO finisca, pensiamo che la PRIMA COSA da riconquistare è LA NOSTRA DIGNITA’ E SOPRATTUTTO …. Il NOSTRO PALLONE.
Chi si IMPEGNA ad andare da Don Mico per rappresentare noi “bambini”, DEVE tentare con tutte le sue forze MORALI e la sua BUONA FEDE di farselo ridàre indietro STO CAZZO DI PALLONE, ma SOPRATTUTTO …per farci tornare a giocare. Si badi bene, ai bambini… e non per giocarci lui o per diventare a sua volta lui …l’orco. SIA BEN CHIARO: IL PALLONE E’ DEI BAMBINI!
QUESTO…. Ce lo DOVETE! (da dovere che significa… lo dovete a noi, prima figli e poi padri di questa maglia); avete l’obbligo morale di dire la verità o almeno di non dire bugie; mai servirsi dell’ingenuità dei “bambini” e della debolezza del momento, per mettere in primo piano … VOI… ricordatevi SEMPRE che la “VERA FORZA” sono loro: loro sono il futuro quindi… RISPETTO PER “BAMBINI e POETI” INNAMORATI e poi… GLI INTERESSI… anche quelli personali perché no…., ma solo dopo….
E se alla fine “torna gigino o rimane gigetto o viene gigione” o ci sarà un’orgia con gigini e gigetti e gigioni…..a noi…. NON CE NE FREGA NULLA: a noi non interessa né politica nè altro…. noi rivogliamo indietro il NOSTRO PALLONE e sia Gigino che Gigetto o l’eventuale gigione hanno il DOVERE in PRIMIS di rispettarci. La GUERRA non ci piace MAI, ma soprattutto NON CI PIACE quella fatta a discapito di poveri e bambini…. non ci piacciono i sotterfugi e le parole non dette ma solo borbottate, mi sembra di riascoltare i mormorii di Don Mico… NON CI VA DI SENTIRE… gli stessi suoni che emetteva l’orco…
Oggi avete (come lui allora) in mano il nostro PALLONE e qui siamo in tanti in ansia ad aspettare che voi ce lo restituiate, naturalmente senza condizioni alcune …. lo abbiamo perso…. come quei bambini del gebbione degli anni ’70.
RIDATECELO…… LANCIATELO QUI…. GUARDATE QUANTI SIAMO…. siamo BAMBINI e vi ripagheremo solo …con SORRISI… ma sapete quanto vale il riso di un bambino? “NON NDU …SBUCATI” …non fate come Don Mico… è l’UNICO che abbiamo e l’UNICO che vogliamo, UNICO come UNICA E’ LA NOSTRA REGGINA! UNA e basta! Non ne vogliamo un altro, VOGLIAMO QUELLO: IL NOSTRO PALLONE… lo stesso che al momento ci è caduto nell’orto.
Chi ha più coraggio.. tra di voi …uno… due o tre che siate, lo prenda e giochi con esso insieme a noi, ma non “giochi” con noi…. non si “gioca” MAI coi sentimenti dei bambini…. perché i bambini di oggi, saranno gli uomini di domani e si ricorderanno SEMPRE dei vari “Don Michi” che oggi si approfitteranno…. come ricordo io adesso l’orco della mia infanzia; e allora dài… lanciate qua….RIDATECELO STO PALLONE…. ve ne saranno grati i nostri padri, i nostri figli…e anche noi… sùvvìa, fate i bravi… buttatelo via quel coltello a molla… il nostro CUORE ha solo voglia di essere felice e non di essere ancora una volta… tagliato in due.
Alfredo Auspici
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