Un riconoscimento a chi esalta lo spettacolo del calcio dilettantistico. Settimanalmente ReggioNelPallone.it – giornale sportivo online più letto in Calabria – premia il miglior allenatore nell’ambito del panorama dilettantistico reggino. Un premio destinato al tecnico di una squadra che si è distinta per una importante vittoria, una grande prestazione o un gesto particolarmente meritorio.
L’ALLENATORE DELLA SETTIMANA (1^ CATEGORIA – 2^ CATEGORIA – 3^ CATEGORIA) DI RNP E’ ANGELO PAONE
Tra Brancaleone e Locri da calciatore, tra Bianco, Palizzi e Bovese da allenatore. Questa, in breve, la carriera di mister Angelo Paone, allenatore della settimana di RNP. Da due anni nella cittadina ionica, ha raggiunto la scorsa stagione la Seconda Categoria ma quest’anno sembra non volersi fermare: sette vittorie consecutive nelle ultime sette partite e secondo posto solitario dietro la Scillese.
Mister, da due mesi a questa parte la sua squadra non perde un colpo. Il successo per 2-0 di domenica contro l’Archi può anche risultare “striminzito” dal momento che venivate da tre cinquine consecutive.
“Stiamo attraversando un momento d’oro, questo è risaputo. Il 2-0 dell’ultimo turno, tuttavia, non è affatto un caso, in quanto abbiamo incontrato un’ottima squadra. Voglio fare i complimenti all’Archi che, al di là del risultato finale, ci ha dato molto filo da torcere. Alla fine abbiamo vinto e continuiamo la serie utile di vittorie consecutive. Non ci nascondiamo, ormai non ce n’è bisogno: tenteremo quantomeno di agguantare i playoff”.
La promozione della passata stagione le è valsa la conferma quest’anno, con gran parte degli uomini dell’anno scorso che stanno facendo capire la forza di un gruppo unito e di una società seria.
“Esattamente, questo voglio sottolinearlo pienamente. Ho sposato il progetto Bovese perchè convinto della bontà del lavoro svolto dalla società . I calciatori poi, al di là delle singole qualità , hanno sempre dimostrato grande impegno e dedizione, intento e voglia di far bene. Mi piace evidenziare il fatto che la rosa sia composta da soli ragazzi di Bova, i quali tre volte a settimana vengono al campo a sudare e faticare”.
Senza dimenticare la fortuna di possedere un finalizzatore da categorie superiori: i numeri di Norberto Petronio parlano da soli…
“Petronio è un attaccante con doti e qualità eccezionali. Non lo scopro certo io, ma è pur vero che arriva al gol facilmente perchè supportato da compagni che lo mettono in condizioni di concludere verso la porta molto spesso nell’arco di una partita”.
Dal campo alla panchina, la figura di Angelo Paone gravita nel calcio dilettantistico calabrese da 30 anni: da dove muove i primi passi?
“Nasco calcisticamente a Brancaleone ma giovanissimo, a 16 anni, mi trasferisco al Locri, nell’allora Interregionale (oggi Serie D, ndr). Trascorsi 9 anni bellissimi in amaranto e, posso assicurarlo, l’atmosfera che si respirava allora è esattamente uguale a quella attuale: armonia ed entusiasmo da categorie superiori. Successivamente il ritorno a Brancaleone dove chiusi con il rettangolo verde”.
Iniziando in panchina…
“Cominciai a Bianco ottenendo un buon piazzamento in classifica in Prima Categoria, poi feci due anni a Palizzi portando la squadra in Prima. Adesso il presente dice Bovese”.
25 anni da calciatore quindi: ci sarà stata una figura importante nel suo processo di crescita calcistico ed umano.
“Si, un allenatore in particolare: Sandro Stivala a Locri, persona squisita, vecchio stampo”.
5, invece, quelli da allenatore: a chi si ispira tra i grandi tecnici internazionali?
“Per il mio ruolo e modo di stare in campo mi piace molto Conte. Ero mediano, la grinta ed il carattere erano le caratteristiche che mi contraddistinguevano, un pò come in Conte, che sia in campo prima che in panchina ora dà sempre grande carica”.
La sua avventura da tecnico, lo abbiamo detto, è ancora breve, ma se dovessi chiederle qual è il calciatore più forte che ha allenato?
“Dico Maldonado. Ero al primo anno in panchina, al Bianco, la società tesserò questo uruguaiano. Restai subito impressionato dalla sua professionalità : veniva da categorie superiori, era un semi-professionista, e questo lo notai già dal suo modo di allenarsi. E poi, in campo, faceva reparto da solo”.
Dal passato, al presente, al futuro: quali sono i progetti futuri?
“Innanzitutto concludere nel migliore dei modi questa stagione, che al di là di come andrà a finire mi ha già permesso di raggiungere un traguardo importante: riportare entusiasmo nel paese. Vedere 500 persone allo stadio nelle partite casalinghe per me è un risultato importante, mi gratifica. Guardando un pò più in là , invece, sinceramente non ci penso. Non è questo il mio primo lavoro, il tempo è limitato e non mi permette di guardare troppo avanti”.
Una vita nel calcio, con grandi risultati. La passione nello svolgere il proprio lavoro paga sempre, mister Paone questo lo sa bene.
(Foto: Polisportiva Bovese)
Commenti