GIOIA TAURO – Prosegue la favola della matricola San Giorgio. Anche in un campo ostico come quello del Polvalente Stanganelli, l’undici di mister Massimo Scevola conquista un’importantissima vittoria e lo fa in rimonta, ai danni dei locali del Real Gioia Tauro. Favola nella favola per i ragazzi neroverdi di Bruno Caridi che vanno sotto per 2-0 con molta sfortuna, ma che non hanno mai smesso di credere alla rimonta, figlia di un collettivo che può contare sulla forza d’urto, spesso e volentieri, che esce dalla panchina. L’inizio è terribile, di quelli che stenderebbero anche un elefante: da un calcio d’angolo nasce una traiettoria non molto insidiosa, la cui direzione viene cambiata dal vento e beffardamente Cantone lascia impietrito l’incolpevole Crupi. Il San Giorgio tuttavia risponde colpo su colpo, ma qualcosa sembra incepparsi e di conseguenza il nervosismo, seppur effimero, inizia a farla da padrone. Per questo, Andrea Gullì viene allontanato dal direttore di gara: il giocatore seduto in panchina viene espulso per eccessive proteste.
Gli animi non si placano quando nel secondo tempo Germanò trova il varco giusto per il raddoppio del Real Gioia Tauro. L’orgoglio del San Giorgio, tuttavia, sta in quello lampante di Gianluca Oliva, subentrato dalla panchina al posto di Adriano Caridi, non al meglio delle condizioni, che dopo mesi difficili dovuti all’infortunio che lo ha tenuto spesso fuori dagli schemi di Scevola, sfrutta al meglio la ghiotta opportunità offertagli dal mister. E così, come successo a Siderno contro il Gioiosa Jonica, la rimonta parte dal classe 1991 ex Villese, che firma una commovente doppietta e a cinque minuti dal termine, un punto sembra essere d’oro per i leoni indomabili, diversi solo per nazionalità dai rinomati camerunensi. Tuttavia ciò che il calcio ti toglie, ti restituisce e chi di vento ferisce di vento perisce. Lo sa anche il prof. Alati, che tante ne ha vissute nella sua carriera e dalla panchina non manca il suo buon ascendente su un gruppo curato e seguito nei minimi dettagli, al fianco di mister Scevola. Questa stagione ha tolto molto a Oliva e Gianluca si è visto restituire quanto di diritto ogni qual volta è potuto essere chiamato in causa. Questa partita ha gettato molta benzina sul fuoco nei primi minuti, con un vento incalcolabile e beffardo. Ma altrettanto, ha tolto diverse castagne dal flagello di Prometeo, favorendo il fallo di mano in area Real Gioia e la possibilità di tramutare in realtà le parole del direttore sportivo Antonino Laganà , che anche sul 2-0 ha sempre creduto nei tre punti. Il rigore di Giovanni D’Ascola sa di poesia, al 93′, e complice la sconfitta della Gioiese, il San Giorgio si porta a -3 dalla blasonata squadra pianigiana. Gli uomini del tecnico Leonardis subiscono una pesante sconfitta a Pellaro per 2-0. Ciliegina sulla torta della vittoria morale del calcio reggino su quello gioiese. D’altronde, il campionato passa sempre da qui.
Nel finale espulsi Andrea Mammola e Francesco Ritrovato, arresi al nervosismo generale per una beffa che non va giù. Il campionato è avvincente e non c’è tempo nemmeno di esultare: domenica c’è la Pro Pellaro, altro crocevia importante per rimanere attaccati al treno dei sogni. E certi treni si sa, passano una volta solo. San Giorgio, ora più che mai, credici.
Uffico Stampa San Giorgio Calcio
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