“Sono convinto che questa squadra farà un filotto di risultati utili, diventerà difficile da battere per chiunque e stazionerà nell’alta classifica“. Così Ciccio Cozza nel mese di ottobre, dopo l’ennesimo boccone amaro ingoiato dalla sua Asd Reggio Calabria, che all’epoca navigava in piena zona retrocessione.
Un’affermazione forte, accolta anche da qualche mugugno. Più che una promessa, una grande responsabilità . Risultati alla mano, il tecnico aveva ragione. Dopo la sconfitta di Frattamaggiore, subita l’1 novembre, il Reggio Calabria ha conosciuto solo risultati positivi: 5 vittorie (Gragnano, Palmese, Agropoli, Gelbison ed Aversa Normanna) e 4 pareggi (Scordia, Noto, Due Torri e Sarnese) per una squadra imbattuta da 9 giornate. Dalla penultima alla quarta posizione, dall’incubo playout ad un primo posto che resta difficile ma non impossibile.
Per risalire ad una striscia positiva così importante dei colori amaranto, bisogna ripercorrere le gesta della storica impresa compiuta dalla Reggina di Walter Mazzarri nel 2006/2007, in serie A. Compreso il recupero della 3^ giornata, giocatosi il 18 aprile, quel meraviglioso gruppo riuscì a rimanere imbattuto negli ultimi 9 turni di campionato, inanellando 6 pareggi e 3 vittorie e salvandosi nonostante 11 punti di penalizzazione. Ironia della sorte, l’ultima sconfitta subita da quella Reggina arrivò contro il Siena (0-1 al Granillo), nelle cui fila militava proprio Ciccio Cozza: fu lui, sullo 0-0, a procurarsi il rigore che portò all’espulsione di Lucarelli, così come fu lui ad incaricarsi del tiro dagli 11 metri, neutralizzato da Campagnolo.
Altri tempi, altre storie, altre categorie. Ma il filotto ottenuto da Lavrendi e compagni entra nella storia del calcio nostrano. Con la speranza che anche questa volta, si possa compiere una rimonta clamorosa…
Ferdinando Ielasi-Domenico Geria
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