Il Reggio Calabria non molla la presa di un centimetro, anzi rilancia la sfida in vista del 2016. Un mix di entusiasmo e tenacia, testimoniato dal pensiero del direttore generale Gabriele Martino, intervenuto nel corso dell’ultima puntata del 2015 di Tutti Figli di Pianca. “Otto punti di distacco dal primo posto sono tanti-dichiara Martino-, ma non rappresentano un margine impossibile da colmare. Mi assumo tutta la responsabilità di ciò che dico, questa squadra può e deve ancora credere nella vittoria del campionato. Se andiamo a vedere il ruolino di marcia delle ultime giornate, dopo la sconfitta di Siracusa, peraltro immeritata, stiamo viaggiando ad una media da promozione diretta. L’imbattibilità che dura da sette giornate non è certo figlia del caso, anche se nelle gare in questione abbiamo offerto qualche prestazione non all’altezza con le aspettative“.
L’ottimismo di Martino non è cirscoscritto all’imediato presente, ma abbraccia anche il futuro. “Stiamo lavorando per un unico traguardo, ovvero far si che Reggio Calabria si ritrovi in Lega Pro a partire da luglio. Se non dovessimo farcela, senza ombra di dubbio per la prossima stagione ripartiremo con lo stesso obiettivo: vincere il campionato, ed abbandondare una categoria che Reggio Calabria non merita. A questa seconda ipotesi tuttavia, adesso non voglio nemmeno pensarci, perchè ripeto, noi vogliamo riportare i colori amaranto nel calcio professionistico già al termine di questo torneo, e ci sono tutte le possibilità per farlo“. Restando in argomento, qualora il neo-Presidente Gravina confermasse la volontà di far tornare la Lega Pro a 60 squadre, i playoff di serie D potrebbero avere finalmente un peso specifico. “Anche questa-prosegue il dg- è un’opportunità da non sottovalutare. Potrebbero esserci delle novità importanti, rappresentate da criteri che tengano in considerazione blasone, bacino d’utenza della città e solidità economica dei vari club. Bisogna farsi trovare pronti a qualsiasi scenario, rimanendo uniti e spingendo tutti verso la stessa direzione“.
Da quest’ultimo concetto, porta a qualche considerazione amara. “Le critiche fanno parte del percorso di ognuno di noi, guai se non ci fossero e guai a non saperle accettare. Da un pò di tempo tuttavia, qualcuno ha volutamente perso il senso della critica costruttiva, perdendosi in polemiche create ad arte, per il gusto di disgregare l’ambiente. Si è arrivati addirittura al punto di strumentalizzare volutamente alcune dichiarazioni della ditta che si occupa del manto erboso del Granillo, e questo è grave. Soprattutto in un momento così particolare, che ha visto la nuova società ripartire in mezzo a difficoltà evidenti, la città ha bisogno di unione e compattezza, non di polemiche preconfezionate e di veleni“.
Proprio il campo da gioco del Granillo, ridotto in condizioni impresentabili, resta uno dei rebus da risolvere. “Stiamo facendo tuttio il possibile da parecchi mesi, con chi si occupa dei lavori c’è grande stima e profonda collaborazione. Anche questa è una situazione che nasce dall’essere partiti in notevole ritardo, ci auguriamo che le cose possano migliorare quanto prima“. La speranza dunque, è quella di vedere un terreno di gioco migliore già al ritorno in campo contro l’Aversa, il 6 gennaio: a tal proposito, pur senza far trapelare nulla di ufficiale, il dg ha aperto le porte alla richiesta di giocare con la prima maglia del calcio reggino. “Vogliamo far si che la gente si riappropri della storia, del nome Reggina e dei palcoscenici che merita. Restando in tema di storia e tradizione, contro l’Aversa Normanna credo proprio che ci sarà una bella sopresa…”.
L’aver accettato l’incarico di direttore generale a titolo non oneroso, conferma l’amore di Martino verso la città ed i suoi colori. “Credo di aver dato tanto alla mia città , attraverso lavoro, professionalità e sacrifici, ma così come ho dato ho anche ricevuto tantissimo. Era un momento delicatissimo, in cui bisognava ricostruire e ripartire da zero: non ci ho pensato un attimo a dare la mia più totale disponibilità …“.
In conclusione, un pensiero sull’anno da poco andato agli archivi, che in sostanza fa da prologo al rafforzamento dei concetti espressi in precedenza. “Il 2015, purtroppo, è stato l’anno più brutto per la storia dei colori amaranto. Grazie alla volontà , al coraggio ed ai sacrifici dell’attuale gruppo dirigenti, Reggio Calabria è quantomeno rimasta senza calcio. Per l’anno che verrà , non mi resta che fare gli auguri di cuore a tutti i tifosi, certo che faremo di tutto per ridargli le categorie che meritano…“.
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