Una cavalcata lunga un anno, gara dopo gara, vittorie e sconfitte, lo sport nel suo susseguirsi di emozioni. ReggioNelPallone.it ripercorre il 2015 delle squadre della provincia di Reggio Calabria.
IL 2015 DEL SIDERNO
Chi non fosse molto informato circa le vicende calcistiche del Siderno, potrebbe pensare: il 2015 finisce come era iniziato, con una squadra nelle prime posizioni a lottare per il salto di categoria. Tutto giusto ma c’è un dettaglio importante, troppo importante: la categoria è diversa. Eh si, perché i biancazzurri sono riusciti ad ottenere la Promozione vincendo la finale playoff contro il Parenti, e in questa stagione sono praticamente sulla stessa linea: lotta a due con la storica rivale, il Locri, per il salto diretto in Eccellenza.
VOTO: 8-
IL BILANCIO DEL PRESIDENTE
Dopo un bilancio nostro, lasciamo spazio a chi vive da dentro la realtà Siderno. Parola al Presidente, Vincenzo Commisso: “2015 senza dubbio positivo, abbiamo vinto lo spareggio per la Promozione e stiamo lottando insieme al Locri e ad altre due, tre squadre per rimanere nelle zone nobili. Speriamo di arrivare tra le prime tre e magari centrare l’Eccellenza. Non lo dico per presunzione ma per Siderno, nonostante una “realistica e possibile” doppia promozione, l’Eccellenza è stretta. La storia è importante, la cittadina non piccola e la piazza ambiziosa e pretenziosa. Innanzitutto, e qui si che è motivo di vanto, abbiamo una difesa imbattuta da più di mille minuti, dalla terza giornata. A D’Agostino, in quanto estremo difensore, viene giustamente attribuito gran parte del merito, ma io vorrei citare anche il nostro quartetto difensivo. Parliamo di un classe ’93, un ’96, un ’97 ed un ’98. Difesa giovanissima e per tre quarti fuori quota. La partita dell’anno? Quella a Stilo della scorsa stagione: gli avversari venivano da una serie di risultati utili consecutivi e noi siamo andati a vincere 0-1. La finale a Vibo per il salto in Promozione, poi, ha anche un posto importante in questo 2015: è stata decisa da Serra, un calciatore che, per motivi lavorativi, non fa più parte della nostra squadra. E’ un uomo, prima che atleta, da elogiare: ha sempre giocato per divertimento non chiedendo mai un euro, è un esempio da seguire”.
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