La volontà di scendere in campo alla ripresa del campionato, contro la Lazio, è pari a quella di uscire di cedere il club. Questo, almeno per il momento, il pensiero dei vertici dello Sporting Locri, in seguito agli ormai noti fatti che hanno riguardato il club.
Di seguito, il comunicato inviato alla nostra Redazione.
Lo Sporting Locri nella persona del suo presidente Ferdinando Armeni alla luce delle ultime notizie sulla decisione di giocare il 10 gennaio, conferma quanto già espresso precedentemente: “Non ho la serenità giusta per proseguire le attività dello Sporting Locri perché quanto accaduto ha turbato la mia vita personale. Confido nelle Forze dell’Ordine affinché si faccia luce su quanto successo. Mi auspico che le ragazze dello Sporting insieme allo staff tecnico possano scendere in campo il 10 gennaio perché, so benissimo, che è importante reagire e non cedere alle intimidazioni, ma al momento la decisione mia è quella di chiudere, per questo ho espresso la possibilità di cedere la squadra affinché questa realtà continui a vivere.
Si tratta di una decisione condivisa da tutti i componenti della società dell’Asd Sporting Locri, stessa società disposta ad incontrarsi con le Istituzioni e gli Organi che si sono proposti a rilevare il gruppo a costo zero e senza alcun debito”.
La Asd Sporting Locri chiede massimo rispetto per una vicenda che è stata bistratta su alcuni media, mentre ringrazia le testate giornalistiche serie che hanno dato voce alla vicenda. Si ringrazia l’intera Nazione, i cittadini, le comunità , il mondo dello sport nazionale con le massime Autorità , le Istituzioni politiche, religiose, il mondo delle Associazioni che hanno espresso vicinanza al gruppo.
Locri, 29.12.15
Sporting Locri & Communications
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