Un riconoscimento a chi esalta lo spettacolo del calcio dilettantistico. Settimanalmente ReggioNelPallone.it – giornale sportivo online più letto in Calabria – premia il miglior allenatore nell’ambito del panorama dilettantistico reggino. Un premio destinato al tecnico di una squadra che si è distinta per una importante vittoria, una grande prestazione o un gesto particolarmente meritorio.
L’ALLENATORE DELLA SETTIMANA (SERIE D – ECCELLENZA – PROMOZIONE) DI RNP E’ SALVATORE RIPEPI
Se la vittoria ottenuta contro la Taurianovese era stata sottovalutata nella sua importanza, il successo sull’Acri ha invece fatto capire che il Gallico Catona si trova ben avviato sulla via della completa guarigione. Dopo circa un mese e mezzo travagliato, in cui parte del gruppo titolare ha salutato la compagnia e i risultati in campionato stentavano ad arrivare, i rossoblù hanno mostrato di essere prossimi ad un riassetto totale, forti del rientro di tre calciatori che ben conoscono l’ambiente: Demetrio Libri, Marco Cormaci e Leo Gatto. A tenere ben salda l’imbarcazione che sembrava prossima alla deriva, ci ha pensato mister Salvatore Ripepi, chiamato a sostituire il dimissionario De Leo, e adesso al timone con pieni poteri e assoluta autorevolezza. E nel successo sull’Acri, la sua mano è stata evidente.
Mister Ripepi, il Gallico Catona sta riprendendo a marciare come a inizio stagione: quanto c’è di suo e quanto dei ragazzi che sono rientrati alla base?
Quando sono stato chiamato alla guida, era appena iniziata una fase di cambiamento che ha rivoluzionato l’intero assetto della squadra. Molti calciatori importanti e di qualità sono andati via in un breve lasso di tempo, gente capace di fare la differenza, tasselli importanti di un gruppo costruito in estate. Non è stato semplice all’inizio, ma grazie al ritorno di ragazzi di qualità e personalità , che già conoscevano bene l’ambiente, abbiamo riacquistato quelle qualità andate un po’ perse in quella fase di transizione che abbiamo vissuto.
Chiamato in corsa per salvare una situazione che si faceva sempre più complicata: non era certo facile…
Mi hanno contattato per sostituire mister De Leo prima della trasferta di Cutro, mi sono subito messo a disposizione; in quella partita, la squadra ha reagito benissimo, mettendo in campo tutto quello che poteva e ottenendo un successo fondamentale. La società ha quindi deciso di confermarmi alla guida tecnica, non come ‘traghettatore’ ma come allenatore effettivo. La mia prima richiesta a quel punto è stata di poter avere a mia disposizione Leo Gatto, e sono stato accontentato.
Avete messo nuovamente le mani sui playoff e con davanti un girone intero da giocare, l’obiettivo rimarrà comunque arrivare tra le prime cinque?
La società non mi ha posto degli obiettivi da raggiungere, non si è parlato di playoff, ma una cosa è certa: lavorando come stiamo facendo, ora che abbiamo trovato la quadratura del cerchio, di sicuro daremo fastidio a tutte, venderemo cara la pelle e faremo del nostro meglio per arrivare più lontano possibile; possediamo le qualità e la voglia per riuscirci. Questo Gallico Catona non è più quello di inizio stagione che puntava a vincere il campionato, ci sono state partenze importanti, ma è anche vero che ci sono stati arrivi altrettanto di qualità ; ci toglieremo delle grosse soddisfazioni.
Sei un tecnico giovane, ma questa non è la tua prima panchina, tra settore giovanile e prima squadra.
Prima che mi offrissero la guida della prima squadra del Gallico Catona, stavo già allenando gli Allievi Regionali. Ho già diversi anni alle spalle di settore giovanile, soprattutto con i più giovani; due stagioni fa il San Giuseppe mi offrì la possibilità di allenare la squadra in Prima Categoria, e nonostante non sia andata benissimo, sono molto contento per l’esperienza vissuta, per l’opportunità che la società mi ha concesso, permettendomi di imparare tanto e di formarmi ulteriormente. Questa nuova avventura che vivo da poco più di un mese la reputo il vero punto di partenza per me.
Nella tua esperienza da calciatore, c’è stato un allenatore in particolare che più ti ha insegnato e a cui ti ispiri?
Probabilmente l’allenatore che più mi ha donato qualcosa è stato Nevio Orlandi: ho avuto la fortuna di averlo come allenatore ai tempi del settore giovanile della Reggina. Ero giovane e avevo tanta voglia di crescere e imparare, e Orlandi mi ha insegnato tantissimo, sia da un punto di vista tecnico che da quello umano. Una persona eccezionale, con i giovani ci sapeva fare, di lui serbo un ricordo particolare. Un altro tecnico che mi ha dato tanto è Luigi Boccolini, ai tempi in cui giocavo nel Tricase in serie D. Di fatto però non mi ispiro a nessuno in particolare, anche se di sicuro ciò che mi hanno trasmesso influenza in parte il mio modo di allenare. Tuttavia ritengo che i metodi siano soggettivi, ognuno possiede il suo: io ad esempio preferisco adattare moduli e tattiche in base ai calciatori che ho a mia disposizione. Va anche ricordato che rispetto ai tecnici che ho citato, qui siamo tra i dilettanti e i problemi da affrontare e di cui tener conto giorno per giorno sono ben diversi. Il bravo allenatore in queste categorie è colui il quale riesce meglio a fare di necessità virtù.
Un girone di ritorno davanti, una squadra riequilibrata dal mercato invernale e una classifica non così brutta come poteva sembrare qualche settimana fa: cosa devono attendersi i tifosi del Gallico Catona e cosa invece dovranno aspettarsi le vostre avversarie?
I tifosi possono stare tranquilli, potranno vedere nei prossimi mesi una squadra che, se continuerà ad allenarsi con serenità e armonia proprio come adesso, regalerà loro grandi soddisfazioni. Possiamo giocarcela con tutte, e se è vero che ci sono squadre molto forti da affrontare, noi siamo pienamente consapevoli delle nostre capacità , non siamo da meno e riusciremo a dare fastidio a tutte.
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