Ieri una vittoria pesante in Campania, con la distanza dalla vetta ridotta a causa della sconfitta del Siracusa e un mercato che entra nel vivo: solo tre giorni alla fine delle contrattazioni con le società dilettantistiche. Oggi, negli studi di Radio Touring, il Direttore Generale del Reggio Calabria Gabriele Martino è stato ospite di Tutti i Figli di Pianca facendo il punto della situazione su campionato, mercato e tanto altro. Ecco le sue parole:
“Vittoria di ieri è meritata. Ritengo che sia stato giocato, insieme a quello contro la Palmese, il miglior secondo tempo di questa stagione. Abbiamo messo in mostra tanta personalità , dando l’impressione più volte di poter raddoppiare. Ottima la prestazione dei tre nuovi acquisti, ma è stato in generale tutto il gruppo a fare bene: voglio citare D’Amborsio, tornato titolare dopo tanto tempo, o il mai domo Roselli, ad esempio. Ventrella? I complimenti vanno soprattutto all’allenatore che ha scelto di rimetterlo dall’inizio nel momento corretto. Ci si preoccupa tanto di tecnica, tattica, condizione fisica,  ma il compito più importante e difficile è lavorare sulla testa di un calciatore. Sul portierino scuola Bari, oltre al mister, c’è stato un grande apporto dei compagni, che non lo hanno mai fatto sentire escluso, incoraggiandolo e appoggiandolo anche nei momenti più difficili”.
“L’infortunio di Tiboni apre a nuovi scenari sul mercato? Le ultime notizie che mi sono arrivate parlano di un qualcosa non di poco conto. Da un lato questo crea un problema, dall’altro apre a nuova possibilità : ieri infatti la squadra nella ripresa, pur con un attacco senza un riferimento fisico come Tiboni, si è mossa bene. Non necessariamente un attacco diventa forte con un attaccante centrale fisico e forte di testa, il primo anno di Serie A gli attaccanti titolari erano Kallon e Possanzini, agili ma non altissimi. Spero solo di riuscire a portare a compimento le idee che ho in testa”.
“Gli altri movimenti? Abbiamo preso Cane perchè è uscito Dentice, un ’95 che creava competizione tra under. Marco non è un under ma ha caratteristiche che io cercavo: non solo ha rinunciato a proposte economiche superiori alle nostre, ma ha anche rifiutato offerte dalla Lega Pro. A Maesano dissi di non farsi alcun tipo di problema, era il primo a sapere del suo acquisto. Gli spiegai che conta più di tutto il collettivo, la competizione ed il lavoro mentale sono fondamentali nella crescita di un calciatore. Per quanto riguarda Corso ha ricevuto proposte per andare a giocare altrove, ieri ne parlavamo assieme e gli ho spiegato che valuteremo insieme queste situazioni. E’ un ragazzo serio, che ha dato tutto quando chiamato in causa, quando hai questo tipo di calciatori è giusto pensarci un attimo in più se sia il caso di privarsene o meno”. Per quanto concerne le entrate, il nostro direttore editoriale Ferdinando Ielasi pone un giochino al Direttore proponendo nomi di possibili obiettivi a cui Martino può rispondere brevemente: “Merli? No. Lettieri? Possibile. Gallon? No. Piemontese?” Il direttore glissa con una battuta spiritosa: “Mi risulta sia andato alla Pro Vercelli” (squadra della città piemontese, ndr). “Al di là di tutto è importante capire che è il mercato dilettanti a chiudersi tra tre giorni, ma quello degli svincolati o con società professionistiche deve ancora iniziare”.
“Il mio intervento post Palmese? Ho notato un certo calore tra squadra e tifoseria, al termine della partita, che ha fatto pensare che la città pian pianino inizi a prendere atto della realtà , incluse le difficoltà ma anche l’impegno che quotidianamente mettiamo. La gente ha ancora voglia di gioire, anche in categorie diverse, tocca a noi alimentare questo entusiasmo. Quando ho accettato l’incarico sapevo di averlo accettato per la città e la tifoseria, non per aspetti personali, è questo ciò che ancora mi anima. Dobbiamo e vogliamo rilanciare la nostra città nel calcio professionistico, e in questo la progettualità è fondamentale, specie per società come la nostra partite da zero. Nel calcio si ottengono risultati duraturi solo con la progettualità , aggiungo io ‘tecnica”.
“La fiducia al mister anche dopo inizio difficile? Sin dal giorno della mia presentazione ho subito detto che avevo il compito di dargli certezze e incoraggiarlo nel suo percorso. Ha avuto momenti difficili e non sono mai stato un attimo lontano da lui, nei momenti positivi e negativi. Il mister è una persona lineare, ha grande ambizione. Abbiamo il dovere di supportarlo, si confronta costantemente e continuamente, studia il calcio a pieno, il suo impegno è costante. Ha una grande passione dentro, per il calcio ma soprattutto per la città , il che risulta un valore aggiunto. Il mio augurio è che possa lasciare la Reggina in Serie B e lui approdare in Serie A. Questa non è detto sia la verità , ma glielo dissi tempo fa ed è una speranza”.
“Lo strano sistema della Serie D? Serve più convinzione, da parte dei dirigenti, nel rendere il mondo dilettantistico meno dilettantistico. Così si rischia di illudere tanti giovani che, mi riferisco alla regola obbligatoria degli under, rischia di lasciarli a spasso a 24-25 anni. Il dilettantismo ha tanto di dilettante ma, credetemi, poco in campo economico. Secondo me ci vorrebbero meno professionisti tra i dilettanti e più dilettanti tra i professionisti. Sulla possibile inutilità dei playoff io credo che alla fine avranno un senso, anche se conta sempre molto il blasone e la storia di una società . Io, però, voglio ancora pensare che si possa arrivare in Lega Pro dalla porta principale… Ieri dicevo ad altri addetti ai lavori che noi abbiamo avuto un inizio difficilissimo, ma chissà se nel momento cruciale non possa capitare ad ad altri di passare un periodo negativo. La sconfitta di ieri del Siracusa a Lamezia, per esempio, dimostra che la nostra vittoria casalinga qualche mese fa non era poi così scontata”.
“Situazione campo di allenamento? Io sono critico con Presidente e consiglieri ma bisogna dare atto che stanno facendo sforzi sovrumani, economici e non. A me il Granillo, negli ultimi anni, aveva dato l’impressione di non essere al meglio. Forse rispecchiava al meglio la situazione societaria. Oggi ci domandavamo con il mister dove allenarci questa settimana, dal momento che farlo in campi sintetici potrebbe creare problemi tendinei. Mi chiesero tempo fa cosa avessi voluto chiedere al nostro Sindaco, io non parlai di sponsor o chissà cosa ma di strutture utili alla prima squadra e utili a far crescere i nostri giovani. Al momento la situazione è quella che conoscete. Se prevale il senso civico bisogna mettere nelle condizioni questa città di usufruire di strutture”.
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