Nel calcio, è risaputo, le vittorie più belle sono quelle che arrivano dopo una grande rimonta. Quando pensi che tutto è ormai perduto, ti accorgi che c’è la possibilità di riprendere in mano la situazione. E il risultato ricopre tutt’altro valore. Può accendere la miccia per l’apertura di un ciclo vincente, può alimentare o sviluppare l’entusiasmo all’interno di uno spogliatoio o di una tifoseria. Più di tutto, però, questo tipo di vittorie sono quelle che fanno bene al calcio, che fanno capire come sia lo sport più amato. E, non è da sottovalutare, aggiungono sicuramente una storia in più da raccontare all’immenso ed infinito mondo pallonaro.
Ora, sia chiaro, questo preambolo non vuole essere di certo l’anteprima a chissà quale impresa storica nazionale o internazionale. Ma, di certo, è utile ad introdurre due casi specifici di cui sicuramente andare fieri: stiamo parlando delle rimonte di San Giuseppe e Pro Pellaro.
La prima, quella degli arancioverdi di mister Barillà , è veramente una gara da urlo: sotto di due reti a fine primo tempo Nicolazzo e compagni riescono, nel giro di poco meno di un quarto d’ora, a ribaltare completamente la situazione. Savino, uno di quei classici calciatori d’esperienza che proprio in questi casi serve come la manna del cielo, mette le cose in chiaro in pochi minuti, ma tocca a Pasquale Fornello completare l’opera sancendo una vittoria che sicuramente non passerà inosservata. Da evidenziare un ruolino di marcia casalingo, da parte dei ragazzi di Barillà , che non ha nulla da invidiare a quello delle squadre di testa: l’unica sconfitta infatti, si registra alla prima di campionato per mano del Locri. Da lì ben quattro vittorie e tre pareggi al “Lo Presti”, e non contro compagini qualunque, ma contro Caulonia, Deliese, Aurora e Bagnarese oggi. In sostanza gli arancioverdi stanno dando un bel calcio a tutti gli scettici che ad inizio anno avrebbero scommesso pochi spiccioli, o forse nulla, su una squadra che è stata tecnicamente indebolita rispetto all’anno scorso, ma che comunque sta dimostrando di poterci stare in questo campionato.
La seconda, quella dei bianconeri di mister Greco, si materializza in quel di Mammola: dopo il vantaggio di Praticò, i padroni di casa rimontano e chiudono avanti all’intervallo. Rimontare non è impossibile, no, ma scendere in campo indemoniati non sembra neanche impresa facile. Non per la Pro Pellaro, che nel giro di un quarto d’ora, dal 45′ al 60′, colpisce per ben tre volte con Praticò (manco a dirlo), Alampi e Iannone. “Tornati sulla terra” Ficara e compagni subiscono il gol che accorcia le distanze ma resistono, portando a casa una vittoria vitale. Anche qui da sottolineare un dato che non può passare inosservato, più volte rimarcato e puntualmente riconfermato: questa squadra è una macchina da gol. Nelle ultime cinque partite, solo una volta sono stati segnati meno di tre gol (nella sconfitta di Gallico per 2-1). Poi, nelle restanti cinque, due volte con tre reti, una volta con cinque (nello scorso turno) e oggi con quattro. Cosa dire di più. Quando gioca la Pro Pellaro, nel bene o nel male, c’è da divertirsi.
Restiamo in Prima, ma non parliamo di rimonte. Parliamo di un duello che sembra non voglia avere fine, di un duello che, di giornata in giornata, non fa altro che mettere in luce le due compagini più forti del torneo: Bianco e Gioiese. Oggi il Bianco ha vinto, ancora, sbancando Palizzi e tornando momentaneamente in vetta. Si, momentaneamente. Perchè domani è il turno della Gioiese che ormai ha abituato troppo bene. I viola al Polivalente hanno (quasi) sempre vinto. L’unico pari, guarda caso, è arrivato contro il Palizzi. Segno del destino? Chissà , non resta che aspettare…
Infine, riapriamo una piccola parentesi sulla Promozione, su una squadra che in quanto a imprese ci sa fare: l’Aurora. Non è il caso di oggi, ma una “semplice” vittoria contro il Guardavalle che potrebbe però far capire tante cose. Che forse è il momento dei biancoblù? Terza vittoria consecutiva per i ragazzi di Ferri e Minniti, trascinati da un Postorino in gran forma. Dopo una grande partenza a metà girone di andata era arrivata una piccola flessione, qualche sconfitta di troppo che aveva fatto scivolare gli uomini del Presidente Del Popolo a metà classifica. Adesso la possibilità di riprendere il cammino intrapreso ad inizio anno, e sognare…
Si, perchè proprio di sogni si tratta. Tutte le storie raccontate oggi non fanno che riallacciarsi all’idea di poter raggiungere un sogno. C’è chi sogna di poter ribaltare una partita, chi di scalare posizioni per un obiettivo importante. A qualunque cosa si ambisca e qualsiasi sia il risultato finale però, una cosa è certa: sognare non costa nulla.
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