CROCE VALANIDI – Nel mondo del calcio gli allenatori, e specialmente quelli italiani, propongono con forza l’idea secondo cui quando una partita termina 0-0 le due squadre si annullano a vicenda, mettendo in campo una prestazione perfetta sotto il profilo tattico. Di contro, spesso ma non sempre, c’è il tifoso di parte o semplice neutrale che “mugugna” dietro una gara che senza gol regala poche emozioni. Non sempre appunto, perchè non sempre è così. La gara andata in scena questo pomeriggio al “Longhi Bovetto” tra ReggioMediterranea e Isola Capo Rizzuto, a grandi linee, ha accontentato tutti. Soddisfatti i due mister come dimostrano le parole a fine gara, soddisfatti i sostenitori sugli spalti, che hanno assistito ad una gara ben giocata da entrambe, tatticamente, tecnicamente, con qualità , quantità e ritmi molto elevati per quasi tutti i novanta minuti. A mancare è stato soltanto il gol, appunto, seppur sia da evidenziare come nella prima frazione le conclusioni in porta si contino sulle dita di una mano. Ma veniamo alla gara.
GLI SCHIERAMENTI – In casa gialloblù le impressioni della vigilia sono quasi tutte rispettate. Confermato il modulo 4-3-1-2, c’è qualche cambio negli interpreti, anche a causa dell’infortunio occorso ieri a capitan Marcianò, uno strappo che lo ha costretto ad assistere al match dalla tribuna. A centrocampo è Bossi a spuntarla su Ricciardi, in avanti sono Crisalli e Siclari i due riferimenti offensivi, con Zappia in panchina. Per gli ospiti 4-3-3 con Gatto in mediana e Marano, Covelli e Cosentino a guidare l’attacco.
IL PRIMO TEMPO SI FERMA… SULLA TRAVERSA – Ci si aspetta una partenza abbastanza accorta nella prima parte, e così è effettivamente: le due squadre si studiano, corte, compatte, perfette in difesa, provando ad offendere con convinzione, ma anche con raziocinio. Ne esce quindi un primo tempo con poche emozioni, di occasioni nitide non ce ne sono. L’unica, e neanche di palla gol si tratta, è una traversa colpita dagli ospiti: su un fendente verso la porta difesa da Caputo, una deviazione particolare di Digiacomantonio produce uno strano effetto della sfera, il tiro forte e potente diventa un morbido pallonetto che inganna tutti e accarezza leggermente la traversa prima di finire fuori. L’azione è ben orchestrata dunque, ma la conclusione è abbastanza casuale e la prima frazione si chiude così.
RIPRESA PIU’ VIVA – Secondo tempo che sembra partire con un altro piglio, da entrambe le parti. Si capisce subito quando Martino, instancabile pendolino sulla propria fascia di competenza, mette in mezzo un pallone su cui Crisalli non ci arriva. Qualche minuto più tardi i padroni di casa riescono a passare in vantaggio con Siclari, ma l’assistente dell’arbitro alza la bandierina per fuorigioco. I gialloblù iniziano ad alzare il baricentro, gli ospiti cominciano invece a risentirne fisicamente, dopo aver giocato una prima frazione a ritmi velocissimi. Mister Crupi se ne rende conto e cambia completamente volto all’attacco: escono Siclari e Crisalli, entrano Zappia e Ricciardi. Per i primi due gara di grande sacrificio, penalizzata dai pochi palloni arrivati dalle retrovie. Con i nuovi entrati si cerca più freschezza e inventiva, che non tarda ad arrivare. I segnali di stanchezza ospite palesati ad inizio ripresa diventano concreti, la ReggioMediterranea ci crede. Le squadre si allungano e gli ultimi venti minuti regalano più di un’emozione. L’occasione più importante della partita capita sui piedi di Ricciardi che, servito da un filtrante di Ventura, a tu per tu con Lamberti manda a pochissimi centimetri dal palo. Un minuto dopo lo stesso neo entrato serve con un scavetto il giovane trequartista, il quale mette in mezzo trovando però le braccia del portiere. E’ questo il miglior momento dei locali, che tuttavia si sbilanciano troppo rischiando la frittata: al 81” infatti, Covelli si invola in contropiede e, quasi pronto a concludere, viene stoppato da un intervento vitale di Brancati, che esegue perfettamente la diagonale e libera. L’ultima possibilità per Sapone e compagni, al terzo ed ultimo minuto di recupero, si infrange sul piede di Zappia, il quale non riesce a colpire al volo su servizio del solito Martino.
Ottime difese, palleggio rapido, verticalizzazioni e tanta corsa. Si chiude così una gara giocata da due squadre ben organizzate tatticamente, due organici da Eccellenza che, seppur con obiettivi diversi, diranno la loro in questo torneo.
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