Sulla preparazione di Antonio Venuto è difficile avere dei dubbi. Tecnico serio, uomo di campo, grande professionista che nonostante abbia 54 anni conta già 25 stagioni in panchina. Nel suo curriculum tante società siciliane e straordinarie imprese come quella raggiunta a Milazzo con la squadra portata dall’Eccellenza allo spareggio per i professionisti perso con l’Avellino. Oggi alla guida del Due Torri, squadra rivelazione del campionato di Serie D, continua a stupire. “Sono ritornato lo scorso anno: settimo posto in campionato e miglior difesa di tutta Italia con soli sette gol subiti nel girone di ritorno. Quest’anno siamo quarti in classifica e fino ad oggi abbiamo subito solo otto reti in quindici gare, ma sei li abbiamo incassati in sole due partite”, racconta ai microfoni del collega Nino Caracciolo per GianlucaDiMarzio.com.
Nel suo recente passato due importanti esperienze sulla sponda calabrese dello Stretto. Fu lui a guidare l’Hinterreggio in C2. “Dopo i playout persi e la retrocessione, l’unica della mia carriera, sono stato così male che ho voluto prendere un anno sabbatico”. Ma c’è spazio anche per la Reggina tra i suoi ricordi, squadra della quale guidò la Primavera nel 2011-2012. Il retroscena legato a quell’avventura lo svela lui stesso. “La grande delusione per aver solo sfiorato la panchina della Prima Squadra che all’epoca militava in Serie B: in quella stagione gli amaranto partirono con Breda, poi lo sostituì Gregucci ma le cose non andarono bene ugualmente. In società mi fecero intendere che sarebbe toccato a me, invece richiamarono nuovamente Breda. Lo ammetto, fu una grande delusione”.
Intanto, però, c’è un patentino UEFA PRO e i grandi risultati ottenuti a permettere a mister Venuto di sperare ancora nella scalata della sua carriera.
Leggi qui l’intervista completa:Â http://gianlucadimarzio.com/news-cat/la-polo-rossa-sarri-come-modello-e-una-favola-chiamata-due-torri-venuto-il-segreto-giochiamo-in-dodici/
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