Di Giovanni Mafrici – L’appuntamento cestistico di ReggioNelPallone vede finalmente la luce dopo sei sconfitte consecutive.
Codogno è nero-arancio, la Viola si beve Casalp neanche fosse un Bermè grazie ad una prestazione di gruppo che fa ben sperare per il prosieguo del torneo. I tifosi giunti compatti e numerosi per l’occasione con il solito e super assetto da trasferta hanno le visioni? Sembra proprio di sì. Vedono addirittura Carlton Myers e sognano Sabonis, ma non è l’estate del Ciclone Barbaro.
L’obiettivo PlayOff è a soli quattro punti nonostante l’avvio di campionato disastroso. Tabelle alla Walter Mazzarri? Troppo presto per pensarci. La Viola deve continuare a lavorare a testa bassa: poche parole e tanti fatti.
Basta Conferenze Stampa modello Malesani o Mourinho: parola al campo per un gruppo che, in Lombardia, gioca senza il centravanti titolare, più Asprilla che Osio, più Weah che Gustavo Reggi, il buon Faustino Freeman e senza il regista metronomo Valerio Spinelli, un Alemao abituato a viaggiare a chilometri orari da record ancora non visti al PalaCalafiore.
Coach Benedetto, ritornato in panchina al grido di battaglia rispolvera Mario Ghersetti e mette nel motore due giovani: molto più duttili di Falchetti e Mengoni, molto più determinati di De Marchi e Luppi ai tempi della Juve, meno pettinati di Hamsik ma efficaci quanto la coppia Vialli-Mancini ai tempi della Samp del grande Boskov: Lupusor e Costa partono alla grande e contribuiscono enormemente alla vittoria.
Grande gara di un Rullo che non fa più notizia e si fa in quattro per la causa. Segnali di miglioramento per Crosariol che porta a casa un bel ventello. Tanti nomi, tante canotte ma è il gruppo a stupire e rialzarsi contro una CasalP non convincente.
E adesso? Si gioca ancora al Nord contro la Orsi Tortona.
E’ la prima volta che un ex Capitano gioca contro la Viola nell’era della nuova società nero-arancio(Grasso e Caprari, i predecessori non hanno avuto mai tale occasione) che acquisì il titolo del Gragnano: stiamo parlando di “Bad Red”. Non è Paul Scholes, neanche Odoacre Chierico: il capitano andato via ha i capelli rossi, è toscano e si chiama Marco Ammannato, in nero-arancio per due anni e mezzo.
Sembra ieri quando l’atleta era a rischio taglio nel campionato di Dna: la sua esplosione a suon di pick and roll con Alessandro Piazza (al secolo Piazzino) fece decollare la Viola del corso Ponticiello.
Il suo attaccamento alla maglia ne fece un beniamino ancora rimpianto dalla folla.
Nella Orsi, gioca anche un giocatore in arrivo dalla Sardegna, anche lui ex Viola anche se per qualche mese. Conterraneo di Gigi Datome e Gianfranco Zola: parliamo di Marco Spissu, rapido regista con il vizio della tripla.
Sarà dura? Sì, assolutamente, anche se la Viola ha ben impressionato in precampionato contro i piemontesi ed anche se, Brooks e soci sono reduci dalla pesante sconfitta contro la nuova capolista Scafati.
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