L’ultima domenica del novembre 2015 ci lascia in eredità un sensazionale record che vede protagonista una squadra del dilettantismo calabrese. Il Siderno, da oggi pomeriggio capolista del girone B di Promozione, grazie alla decima partita consecutiva senza subire gol, supera il Milan della stagione 1993/1994 che mantenne inviolata la propria porta per 929 minuti. Fabio D’Agostino come Sebastiano Rossi, anzi ancora meglio.
L’ultimo, in ordine di tempo, a battere il portiere di Cittanova fu Antonino De Maio, il quale al 57’ di Bagnarese-Siderno firmò il definitivo 2-1 che sentenziò l’unica sconfitta di Marino e compagni in questo campionato e l’inizio di un ottobre d’oro per l’undici di Squillace. Da lì in poi nulla ha oltrepassato la linea della porta biancazzurra: il pallone e le speranze degli avversari si sono infranti contro un muro che di nome fa SIDERNO. Hanno affrontato autentiche corazzate, squadre dal valore indiscusso e sistematicamente annullato i loro attacchi. Il record italiano a livello dilettantistico è tutt’ora nelle mani, o ancora meglio nei guanti, di Andrea Lodovini che nella stagione ’87-’88 difendeva i colori della Sestese. Un primato che resiste da oltre 25 anni e che è destinato a durare nel tempo. Perché? Beh, provate voi a non subire gol per 2243 minuti.
Il prossimo avversario dei biancazzurri è una squadra che in casa, Bocale a parte, è sempre andata a segno. Lodovini sembra per certi versi inarrivabile. L’imbattibilità di D’Agostino riuscirà comunque a superare l’esame Marina di Gioiosa?
L’ultima domenica del novembre 2015 è, però, anche quella dei piccoli “miracoli calcistici”. Al D’Ippolito di Lamezia il Rende è ospite di una squadra in decisa ripresa, questo è vero, ma priva di una società alle spalle. I biancorossi del dimissionario Trocini (CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’) si portano, come da pronostico, in vantaggio, ma devono fare i conti con una Vigor mai doma, combattente e a tratti addirittura commovente. Priorelli e Fioretti sferrano un micidiale uno-due che manda ko i cosentini. Spanò, nel finale, certifica un successo che tiene i biancoverdi aggrappati alle residue speranze salvezza.
Il Caulonia invece è atteso dal classico testa-coda sul terreno di Guardavalle. Sembrerebbe una partita senza storia, un finale già scritto. Il bello del calcio, però, è paradossalmente il dubbio, l’incertezza. Scuteri e compagni, gli stessi artefici del blitz di Locri, si arrendono alla “prima volta” dei catanzaresi, fino a domenica senza vittorie. Riitano e Papaleo sono i protagonisti del colpo della domenica.
E per finire vi raccontiamo una storia, che si propone di diventare favola. C’era una volta la Villese di Cotronei, giovane ed intraprendente. La “ragazza” prometteva bene, le prestazioni arrivavano a fasi alterne, ma i risultati rappresentavano l’unica vera incognita. Dopo undici giornate di campionato i punti conquistati erano solo otto e la società dava forma ad un’idea che campava nell’aria da un paio di giorni. Via il mister dello storico titolo regionale Allievi, la squadra è affidata ad Antonello Faraone. Un personaggio lontano da molto tempo dalle panchine, ma che negli anni ha di sicuro potenziato le proprie competenze e conoscenze. Fatalità del destino, il primo avversario sulla strada del nuovo corso è niente poco di meno che la capolista Locri. I neroverdi sfoderano un primo tempo eccezionale, ma dopo pochi minuti della ripresa il match sembra segnato dall’espulsione diretta di Gazzetta. Contraccolpo psicologico? Macchè, la Villese è viva più che mai e D’Agostino, da buon capitano, suona la carica. E’ proprio un suo tiro a lambire la parte bassa della traversa ed insaccarsi alle spalle di Mandarano. L’undici di Faraone, a sorpresa ed in inferiorità numerica, è avanti. Le sortite offensive del Locri cominciano a ripetersi con una certa frequenza ed il timore dei padroni di casa di rendere vani gli sforzi profusi è legittimato da un tandem d’attacco, quello avversario, che farebbe invidia a chiunque. Alla mezz’ora l’episodio che potrebbe ristabilire l’equilibrio. Dopo qualche spinta di troppo in area neroverde il direttore di gara decreta la massima punizione: tra Iervasi ed il pari c’è però il palo, che salva momentaneamente i locali. Il match è in bilico, ma la porta sembra stregata per gli amaranto di Carella. E’ solo un missile terra-aria di Vita a far capitolare Chirico. La Villese, contro ogni pronostico, ferma però la capolista e getta le basi per un futuro tutto da scrivere. Sarà compito di Faraone, adesso, dare un lieto fine. Poi sì che sarà una favola…
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