Villese cuore e polmoni, la corazzata Locri si salva nel finale

Il bello del calcio, sta nella sua imprevedibilità. Pronostico alla mano, contro la Villese dei giovani per la capolista Locri sarebbe stato un compito agevole, ed invece la squadra di Carella, principale candidata al salto di categoria, è stata costretta a rincorrere fino a 5′ dalla fine. Un pareggio tutto sommato giusto, figlio di una gara che ha visto i neroverdi giocare molto meglio nel primo tempo e gli amaranto sfoderare una grande reazione nella seconda parte della ripresa.

LA VILLESE CHE NON T’ASPETTI- Sul fronte locale grande attesa e curiosità per l’esordio in panchina di mister Faraone, subentrato in settimana a Cotronei. La capolista Locri dal canto suo, si presenta al Santoro forte sia del pronostico che del sostegno dei propri calorosissimi Ultras. A dispetto dei punti che separano le due squadre, sono i neroverdi a partire forte: al 5′ Catanzaro non riesce ad impattare al meglio sulla sfera, mandando a lato di poco, mentre poco dopo ci prova Bellè, con Mandarano che blocca senza problemi. Il Locri si fa vedere per la prima volta intorno al 20′, ma la punizione dai 30 metri di Vita non impensierisce Chirico. La Villese gioca senza timori reverenziali e con la consapevolezza di non aver nulla da perdere, riuscendo ad imbrigliare il centrocampo ospite. Al 24′ Bellè crea una nuova insidia per la retroguardia jonica, mancando la deviazione decisiva per una questione di centimetri. Gli amaranto di Carella provano a guadagnare metri, pur dovendo fare i conti con una manovra lenta ed abulica. Al 34’  Scigliano anticipa tutti sugli sviluppi di un corner, ma il suo tentativo non inquadra la porta. La prima frazione, si chiude con il calcio piazzato a giro di D’Agostino: bello lo stile, difettosa la mira.

PRODEZZA D’AGOSTINO- Nella ripresa, Carella prova a “svegliare” i suoi con un cambio: dentro Tripodi, fuori Scigliano. La mossa sembra funzionare, il Locri parte con un piglio decisamente diverso. Al 10’ si vede finalmente uno dei protagonisti più attesi, ovvero bomber Papaleo, il quale chiama Chirico al primo vero intervento del pomeriggio. Col passare dei minuti, la sfida si innervosisce: a farne le spese è Gazzetta, che poco prima dell’ora di gioco esagera con le proteste e si becca un rosso diretto. Nel Locri entra anche l’ex Reggina Perrone, che prova subito il guizzo personale, trovando però la pronta risposta di Chirico. La strada sembra farsi in discesa per gli amaranto, ma al 20′ è la Villese a portarsi in vantaggio. D’Agostino riceve palla da Bellè e senza pensarci troppo calcia in porta, la palla colpisce la parte interna della traversa e si insacca alle spalle di Mandarano. Padroni di casa avanti contro ogni pronostico, ma la prodezza di D’Agostino suona come una scossa per la formazione locrese, che si riversa tutta in avanti. Comincia a moltiplicarsi il lavoro per Chirico, che al 25′ blocca in due tempi su Papaleo.

AMARANTO ALL’ARREMBAGGIO- Al 27′, gli amaranto falliscono l’occasionissima: il direttore di gara indica il dischetto dopo un “contatto di troppo” in area neroverde, ma capitan Iervasi dagli undici metri manda la palla a sbattere sul palo. L’episodio rende l’atmosfera ancor più incandescente, ed al 29′ è Papaleo a farsi tradire dal nervosismo, finendo anch’esso sotto la doccia. L’espulsione del proprio cannoniere non ferma il Locri, che dopo un primo tempo in naftalina, adesso si produce in un vero e proprio assedio. Chirico si trasforma da spettatore non pagante a protagonista, smanacciando in corner al 38′  il gran destro da fuori di Tripodi. Al 40′, il pareggio jonico: Vita, entrato 4 minuti dopo al posto di Libri, fa esplodere un tiro di rara potenza e precisione, che termina la sua corsa sotto l’incrocio.

Dopo la rete del pareggio, la stanchezza comincia a condizionare il rendimento delle due squadre. Prima del triplice fischio, c’è ancora tempo per l’ultima emozione: Lisi ha il pallone del nuovo vantaggio Villese, ma la sua conclusione è debole e centrale. Finisce 1-1 dunque, con il Locri che perde il primato e la Villese che si gode un pari difficile da pronosticare alla vigilia.

Giuseppe Princi