Un riconoscimento a chi esalta lo spettacolo del calcio dilettantistico. Settimanalmente ReggioNelPallone.it – giornale sportivo online più letto in Calabria – premia il migliore allenatore nell’ambito del panorama dilettantistico reggino. Un premio destinato al tecnico di una squadra che si è distinta per una importante vittoria, una grande prestazione o un gesto particolarmente meritorio.
IL PREMIO SETTIMANALE DI REGGIONELPALLONE.IT E’ SUDDIVISO IN:
1) Serie D, Eccellenza e Promozione
2) Prima, Seconda e Terza Categoria
L’ALLENATORE DELLA SETTIMANA (SERIE D – ECCELLENZA – PROMOZIONE) DI RNP E’Â GRAZIANO NOCERA
Nove punti e undici gol: questi i numeri della Deliese nelle ultime quattro gare. Con la vittoria di domenica per 5-3 contro il Bocale è stato consolidato il secondo posto (in compagnia del Caulonia) a meno uno dalla vetta. Proprio per questo l’allenatore della settimana scelto da Reggionelpallone.it è Graziano Nocera, da tre anni alla guida della squadra amaranto. Viaggio che parte dal passato, con la grande carriera da calciatore, e arriva fino alla gara di domenica vinta contro Saviano e compagni.
Iniziamo dalla fine, dalla vittoria contro il Bocale: avete battuto una delle squadre più in forma dell’ultimo periodo, che ha quasi strappato il pari nonostante l’inferiorità numerica della seconda frazione.
“Hai detto bene, il risultato fa capire come sia stata una partita combattuta, un’autentica battaglia aperta ad ogni risultato anche perchè giocata da due ottime squadre. Alla fine però, possiamo parlare di vittoria meritata”.
Al di là della classifica, che vede la sua squadra vice capolista, a saltare all’occhio sono i grandi numeri offensivi, forse il segreto del grande cammino che si sta conducendo finora. La Deliese detiene il miglior attacco del girone (25 reti così come il Soriano) ed in pochissime gare ha messo a segno meno di tre reti.
“Sono sincero, quest’estate abbiamo fatto determinate scelte: ho chiesto attaccanti con specifiche caratteristiche perchè volevo mettere in pratica un modo diverso di giocare. Infatti tutti i nostri avanti non superano il metro e settanta, non c’è un attaccante di ruolo vero e proprio e per questa mancanza, ripeto volontaria, in molti ci prendevano per pazzi fino a qualche mese fa. Adesso si vedono i risultati”.
E conseguentemente, oltre ad avere a disposizione solo attaccanti rapidi e sguscianti, li mette in condizione di creare molte occasioni a partita. Il 4-3-3, a tal proposito, è uno dei moduli che predilige oppure non ci fa molto caso?
“Non sono uno fissato con un determinato sistema di gioco, anzi non è per me fondamentale. Credo che a determinarlo siano le caratteristiche degli atleti che si hanno in squadra. Quest’anno ho adottato il 4-3-3 perchè era quello che più si confaceva alle qualità dei ragazzi. Ma ho iniziato la carriera di allenatore con il 4-4-2 e, ai tempi di Castrovillari, ero “innamoratissimo” del 3-5-2″.
Visto che ha accennato a qualche parentesi della sua carriera, ci vuole descrivere brevemente come è arrivato fin qui?
“Il mio cammino, prima da calciatore, inizia da lontanissimo. Sono partito da casa a 15 anni facendo 6-7 anni a Cosenza tra Primavera e Serie B. Poi in Serie C con Nocerina, Catanzaro, Castrovillari. In tutto vanto circa 350 presenze nel calcio professionistico. Per quanto riguarda invece il percorso da tecnico, alleno da sette anni, anche se non era inizialmente nelle mie previsioni: sono stato alla Rosarnese, alla Palmese, alla Rossanese, alla Gioiese; poi 3 anni fa ho ricevuto la chiamata della Deliese, un’ottima società con un ambiente sereno”.
Quindi ci sarà stato un allenatore in particolare che le ha dato qualcosa. O uno a cui si ispira.
“Per il modo di intendere il calcio, per la carica agonistica che mette a me piace molto Conte. Ma, avendo avuto allenatori di un certo calibro quando giocavo, posso dire di aver imparato molto da tanti: sono stato allenato da Zaccheroni e Mutti, ad esempio, ma quello che ha caratterizzato molto la mia maniera di fare calcio è stato Delli Santi, il mio tecnico quando ero a Castrovillari o Giovanni Franco, a Rossano, da cui ho imparato tanto”.
Nei panni di tecnico, invece, il calciatore più forte che ha allenato, quello che più l’ha impressionato finora?
“Di solito a questa domanda noi allenatori non rispondiamo, però dico Francesco Corigliano. Fortunatamente per me e sfortunatamente per lui. Nel mio caso perchè ho appunto la fortuna di poter contare su un calciatore importante come lui, nel suo caso perchè secondo me merita palcoscenici maggiori della Promozione. Solitamente un calciatore bravo non sfonda a causa di problematiche particolari, ma lui queste problematiche non le ha quindi mi chiedo il perchè sia ancora in Promozione. Da 5 anni in questa categoria non sbaglia un colpo, non ha mai fallito una stagione. E’ un atleta serio e professionale, dovrebbe stare in categorie superiori”.
Grande cammino da calciatore per mister Nocera, “grande” la gente che ha avuto al suo fianco sul rettangolo verde. Chissà se anche quella di allenatore non possa un giorno incontrare quel professionismo che lui conosce tanto bene. Intanto, adesso, si gode la splendida cavalcata in sella alla Deliese.
(Foto di Gioiasport.com)
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