Il Presidente dell’ASD Reggio Calabria, Mimmo Praticò, negli studi di Touring 104 ospite della trasmissione Tutti Figli di Pianca. Tanti i temi trattati, dalla risalita in classifica al progetto SRL e il ritorno al nome Reggina. Uno sguardo anche al mercato e, poi, l’attacco a chi non ha fatto quanto avrebbe potuto per dare all’ASD Reggio strutture e supporto per svolgere la propria attività .
Tutte le dichiarazioni del presidente Praticò:
RISALITA – Momento positivo ma da vivere con moderatezza. Dopo una bella vittoria si festeggia la domenica e poi si guarda oltre. Siamo molto felici, ma pensiamo già alle partite con Noto e Gelbison. Preferisco guardare il bicchiere sempre mezzo vuoto, perchè penso possa essere uno stimolo per tutti. Questo non vuol dire che io non creda di poter scalare ulteriormente la classifica…
PROGETTO SRL – Abbiamo dato incarico ad un professionista reggino di preparare il nuovo statuto: sarà un Srl, vogliamo far le cose nel migliore dei modi. Non è un obbligo ma è giusto che si faccia. Noi riteniamo che questo sia un atto pubblico perchè la Reggina è di tutti, indipendentemente da chi ci sta lavorando dentro oggi e quindi vogliamo procedere nella massima trasparenza nei confronti di tutte le parti in causa.
CARBONE IN SOCIETA’ – Due settimane fa ReggioNelPallone.it ha intervistato il collega Carbone. Ho letto le sue parole e ho appreso la sua disponibilità a far parte del club. Mi è sembrato corretto incontrarlo personalmente in occasione della partita e gli ho detto testualmente. “Ho letto le tue parole e mi hanno fatto davvero piacere. Le porte per le persone perbene, oneste e con voglia di fare per il territorio sono spalancate”. Il messaggio è stato lanciato, da allora non ci sono stati sviluppi. A noi farebbe piacere il suo ingresso, la disponibilità c’è. Onestà , chiarezza e integrità morale: queste sono le caratteristiche necessarie. Il fatto che ci sia questo interesse a far parte del progetto mi sembra che testimoni la nostra credibilità .
MERCATO – Se questa squadra ha bisogno di interventi –  e ne ha bisogno – per migliorare il gruppo, qualcuno dovrà andar via perchè abbiamo già 27 calciatori. Bisogna vedere chi non si è calato bene in questa realtà e avrà l’opportunità di confrontarsi in altri palcoscenici. Naturalmente, sostituiremo chi andrà via.
AS REGGINA – Ci chiameremo Reggina, speriamo, entro la fine di questo campionato: dobbiamo muoverci per tempo. L’11 gennaio sarà il compleanno della storia calcistica cittadina. Idea di giocare in bianconero, in onore della prima divisa del club? Ci stiamo ragionando, ne abbiamo parlato anche tra noi dirigenti, se fosse possibile non escludo che possa accadere magari nella partita casalinga del 6 gennaio.
PROBLEMA STRUTTURE – Non è cambiato niente e anzi la situazione è peggiorata. Il campo del Granillo è pieno di sabbia ed è in condizioni davvero complicate. Ciò che è certo è che nessuno in questa città , a parte i 3500 abbonati e gli sponsor che ringrazierò per tutta la vita, potrà dire di averci dato una mano. Abbiamo speso 35000 euro per i lavori fatti sul terreno che però, utilizzandolo contemporaneamente per gli allenamenti, sono stati quasi inutili. Abbiamo speso anche 40000 euro per i ritiri prima a Cittanova e poi a Gallico. E’ imbarazzante tutto questo e per questo non accetto che si dica che questa squadra deve per forza rinforzarsi e vincere il campionato alla luce di tutto questo.
Qui non c’è gente che ha chissà quale disponibilità finanziaria, siamo persone che cercano di fare il massimo per la città . Chi ha fatto l’abbonamento quest’anno lo ha fatto per amore, a prescindere dagli obiettivi. C’è chi ha strumentalizzato perfino questo. Io non voglio illudere nessuno, ho l’obbligo morale di dire le cose come stanno e guardare negli occhi tutti.
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