PALMI – Manca da troppo tempo la vittoria per i neroverdi della Palmese. Altro pari ad occhiali, dopo quello con il Gragnano, contro i siciliani del Noto. Una prestazione mediocre della Palmese, a cui va aggiunta anche la pessima prova della terna arbitrale, soprattutto negli ultimi 15 minuti di gioco.
EPISODIO DA MOVIOLA- La Palmese parte con un rivoluzionato 4-5-1, mentre nel Noto Cacciola opta per un 3-5-2 molto concreto (scelte obbligate tra i siciliani, viste le assenze forzate di Grasso e Ficarotta). L’avvio vede le due squadre molto guardinghe e battagliere, il pessimo terreno di gioco di certo non aiuta. Difese con marcatura a uomo sempre pronte al raddoppio, di azioni da gioco pericolose se ne vedono poche, anche perchè la paura di perdere condiziona fin troppo i ventidue in campo. L’unico vero brivido del primo tempo arriva al 12′, quando la Palmese chiede il calcio di rigore per un atterramento in area ai danni di Piemontese, ma l’arbitro fa cenno di proseguire.Â
ASSALTI VANI- Al di là dell’episodio, i neroverdi appaiono in difficoltà , mentre gli ospiti si organizzano al meglio difensivamente, ripartendo di rimessa. Un tiro dell’ottimo Manfrè, impegna Nania nella difficile respita con i pugni. La ripresa vede comunque i locali aumentare il gioco offensivo, alla ricerca del tanto sospirato gol della vittoria. Al 22′ ci prova Fabio, ma il suo tiro termina a lato. Il Noto dal canto suo sfodera un gran possesso palla, e si si fa nuovamente rivedere dalle parti di Nania con Caruso, che dal limite calcia altro sopra la traversa. Nella fase finale del match gli ospiti si affidano a Granata, che conquista una serie di corner senza però riuscire a scardinare la difesa neroverde. A 10′ dalla fine l’occasionissima è per la Palmese, con un tiro che viene respinto sulla linea di porta. Piove sul bagnato per i locali, visto che al 90′ viene espulso il bomber Piemontese. Alla fine dei cinque minuti di recupero, la soddisfazione maggiore è per il Noto, che conquista un punto meritato su un campo difficile. Per la Palmese invece, un’altra occasione persa per mettere punti in cascina e raggiungere il prima possibile la quota salvezza.
Sigfrido Parrello
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