Riceviamo e volentieri pubblichiamo, mantenendo fede a quello che è da sempre lo spirito di RNP, la lettera ricevuta dalla Polisportiva Bovese attraverso la quale la società intende esprimere la propria posizione in merito a quanto accaduto nella gara con il Rhegium.
Lieti di dar spazio alla voce bovese ed al sacrosanto diritto di replica, allo stesso tempo annunciamo pubblicamente di aver preso una decisione che sarà effettiva già da questo weekend calcistico. Decisione che, è bene chiarirlo, non è riferita al fatto specifico ma ad una (lunga) serie di inconvenienti registrati nei numerosi anni di attività del nostro giornale.
Fino ad oggi, quando nessun rappresentante della nostra testata era presente sui campi, accettavamo i commenti dei club che attraverso le nostre pagine fornivano le loro rispettive versioni dei fatti. Prendiamo atto che tale metodo non si è rivelato costruttivo e così, da oggi in avanti, ci atterremo esclusivamente ai comunicati del giudice sportivo. Non ospiteremo più le posizioni delle società coinvolte poichè, spesso, la contrapposizione verbale a mezzo stampa invece che esser utile alla disamina ha contribuito ad inasprire il clima.
ReggioNelPallone.it vuole essere uno strumento di promozione del movimento dilettantistico, dei valori dello sport, della capacità di aggregare che il calcio ha nel proprio DNA. Lo spettacolo, insomma, inteso non solo come gesto tecnico ma anche come fiera contesa, agonistica e corretta. I nostri microfoni, le nostre pagine, saranno garantite a chiunque vorrà commentare la gara, dal punto di vista tecnico e non oltre. Tutto ciò che, insomma, davvero conta e anima il movimento, i tifosi, questo sport, il nostro stesso lavoro.
La lettera della Polisportiva Bovese, che pubblichiamo integralmente:
ILLUSTRE DIRETTORE,
nel ringraziarLa anticipatamente per l’ospitalità tra le pagine del suo giornale, offrendoci l’opportunità di rispondere a quanto scritto dal Signor Romeo (presidente del Rhegium City) e da voi pubblicato, ci urge far conoscere a tutti gli utenti di suddetta testata giornalistica la veridicità dei fatti.
La squadra avversaria è stata accolta nella nostra comunità come tutte le altre Società con la massima ospitalità e disponibilità fornendo loro come di consueto tutto ciò di cui avevano bisogno, palloni, acqua e quant’altro, senza dimenticare gli ormai immancabili dolci che i tesserati del Rhegium non hanno gradito (peccato per loro, erano proprio buoni!!!).
Riguardo alla partita, questa si è svolta regolarmente se pur con toni agonisti alti, con il risultato nettamente a nostro favore (vincevamo 2-0), quale inutile motivo avevamo per esasperare l’incontro?
Il conto degli ammoniti invece si è chiuso in parità, quattro per parte. Il calcio come si sa è uno sport di contatto, comunque non ci sembra che qualcuno sia uscito in barella oppure sia stato sostituito per uno scontro di gioco.
Dopo ottantatre minuti di partita esasperata da continue e reiterate proteste da parte dei calciatori del Rhegium insieme ai componenti della propria panchina, in seguito ad una “interruzione” del gioco, alcuni calciatori della squadra avversaria si avventavano contro quelli della Bovese cercando la rissa e costringendo l’arbitro a sospendere momentaneamente la partita. Dopo qualche minuto grazie anche all’intervento dei dirigenti delle due società, gli animi in campo si erano placati, per cui l’arbitro, coadiuvato dal Commissario di Campo e dall’Osservatore degli Arbitri, e dopo aver parlato con i due presidenti decideva in totale e massima tranquillità di far riprendere il gioco. Ma la squadra avversaria, su invito dei propri dirigenti abbandonava il campo facendo ritorno negli spogliatoi.
Le forze dell’ordine presenti all’incontro non sono mai intervenute, ne prima ne durante ne dopo la gara, in quanto non vi è stata nessuna necessità o condizione che lo richiedesse.
Non vi nascondiamo che quando abbiamo visto l’arbitro, abbiamo pensato: “Hanno mandato un ragazzino”, invece ci dobbiamo complimentare con lui in quanto determinato, sempre lucido e non minimamente influenzato dalle continue proteste e minacce ricevute dai calciatori del Rhegium.
Così non va bene ed alcuni eventi che si ripetono ci fanno riflettere: come mai, in due anni di attività sportiva non abbiamo mai avuto problemi con nessuna squadra sia negli incontri disputati in casa che in quelli in trasferta?
Stranamente con la squadra del Signor Presidente Romeo i toni si alzano. Questo ci fa riflettere, tre indizi sembrano fare una prova. Illustre Presidente anche noi paghiamo dei bei soldi e pretendiamo la domenica il divertimento. Inoltre Le facciamo presente che la nostra comunità è una comunità civile, composta da persone per bene e laboriose e che intendono il calcio come momento d’integrazione ed aggregazione sociale nonché un momento di svago dopo una settimana di studio e di lavoro, a tal proposito verremmo ricordare che la nostra rosa è composta solo ed esclusivamente da ragazzi di Bova Marina. Le facciamo altresì presente che in tutte le nostre trasferte siamo stati accolti con grande amicizia ed affetto: anche questo è un indizio non di poco conto, anzi dopo numerose partite disputate tutto ciò è l’ennesima prova del nostro modo di intendere il calcio.
Dimenticavamo un fatto di particolare rilevanza: tra il pubblico “incivile e facinoroso” di questa comunità, che la sua squadra ha fatto innervosire ed infuriare con il comportamento adottato, era presente in tribuna il padre di un suo calciatore, chieda se è stato minacciato, insultato o quant’altro: questa è la risposta all’accusa d’inciviltà. Caro Presidente si faccia un esame di coscienza prima di intraprendere la strada della falsità e dell’ipocrisia, il suo progetto scritto e decantato in tutte le salse ed in tutti i modi non trova corrispondenza nelle partite domenicali disputate dalla sua squadra, quindi scenda da quel piedistallo ed insegni con i fatti ai suoi tesserati il significato pratico e concreto del suo “NONSCIARRIAMUNDICCHIÙ”.
Per concludere aggiungiamo che siamo per la libertà d’informazione, ma già come successo l’anno scorso, dopo una nostra partita con il Rhegium, il Presidente Romeo rilasciava un’intervista televisiva ad un emittente locale con dichiarazioni completamente diverse da quelle inviate successivamente alla redazione di Reggio Nel Pallone la quale, per dovere d’informazione e di cronaca pubblicava.
Anche quest’anno con il Signor Romeo si è evidenziata la stessa situazione con l’articolo puntualmente uscito subito dopo, il quale, sempre per quel dovere di cronaca, è stato prontamente pubblicato, ma senza ahinoi accertarsi se ciò che scriveva il Signor Romeo corrispondesse a verità, (bastava contattare l’altra parte e sentire l’altra classica campana visto che quanto scritto lo scorso anno è stato smentito dai fatti così come è accaduto anche quest’anno).
Facciamo presente che è sacro mantenere il diritto e la libertà di scrivere e pubblicare le informazioni, quando queste però non ledono l’immagine e l’onorabilità delle persone e devono corrispondere al vero. Come Lei ben sa, il tutto viene regolamentato dagli articoli 595 e 598 del codice penale e dall’art. 2699 codice civile.
Ci scusiamo per esserci dilungati e ringraziandoLa porgiamo nuovamente i nostri più sentiti saluti.
POLISPORTIVA BOVESE ONLUS
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