E’ bastato un campionato a Ciccio Salandria per iscrivere il proprio nome tra quelli dei calciatori cui la tifoseria amaranto tributa grande affetto. Serietà, determinazione, grinta, sacrificio: qualità che il pubblico del Granillo ha sempre ritenuto indispensabili e che lui ha mostrato in abbondanza.
Oggi all’Akragas, squadra con la quale sta ben figurando in Lega Pro, Salandria non dimentica quella realtà che lo ha formato e lo ha imposto sul palcoscenico calcistico nazionale. “Di Reggio Calabria ho i ricordi migliori, dato che ci ho vissuto dai 10 anni ai 20. Gli amici migliori, la scuola, la foresteria della Reggina, un sacco di esperienze umane ancor prima del calcio – racconta, intervistato da Il Periodico di Biella – a livello calcistico, poi, mi ha dato altrettanto: possibilità di allenamento con i professionisti, allenarmi con giocatori del calibro di Cirillo, Aronica, Belardi e Di Michele. L’episodio che ricordo con maggiore piacere riguarda i due derby con il Messina nei play-out: due partite da cui, fra l’altro, ne siamo usciti vittoriosi”.
Il legame con la tifoseria è rimasto intatto nonostante l’addio estivo, conseguenza della mancata iscrizione della Reggina Calcio. Lo ribadisce, fiero, lo stesso Salandria. “Un rapporto fantastico, nonostante non sia più nella loro squadra, mi inviano sempre messaggi di affetto, o anche di sfottò amichevole. Mi sono rimasti veramente nel cuore. Li seguo sin dall’inizio del campionato. Dopo un inizio mediocre si sono ben ripresi, vincendo anche il derby con la Palmese. Sono contento che abbiano gioito nei minuti conclusivi, se lo meritano. Ora spero che con il lavoro e soprattutto con la nuova società, trovino la promozione – conclude – non è una squadra da serie D, e auguro il meglio a loro”.
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