Anche le ultime due caselle vuote nella lista delle ventiquattro nazionali per l’Europeo 2016 sono state riempite. Ad aggiudicarsi i due posti ancora disponibili sono state Svezia e Ucraina, che impegnate in trasferta, hanno sfruttato appieno il vantaggio maturato nel match di andata.
Ci ha creduto fino alla fine la Slovenia, chiamata all’impresa dopo aver perso in Ucraina per 2-0 con le reti di Yarmolenko e Seleznyov; la strada si mette subito in discesa per gli sloveni, i quali dopo una decina di minuti trovano il gol che accende le speranze, firmato dall’esperto difensore Bostjan Cesar, da cinque stagioni in forza al Chievo. La partita si accende, fioccano i cartellini, mentre gli ucraini difendono con i denti il margine minimo ormai rimasto. Ad Handanovic e compagni basta un altro gol per portare la sfida ai supplementari, ma la rete non arriva e in pieno recupero il terzino Brecko rifila un calcione ad un avversario, beccandosi un rosso meritato che surriscalda gli animi. Il tempo di recupero si prolunga in maniera spropositata e nel corso del settimo giro extra di lancette, l’ultimo difensore sloveno, piazzato nel cerchio di centrocampo scivola mentre porta palla, lasciando agli ucraini un contropiede ‘tre contro il portiere’, con Kravets che giunto di fronte ad Handanovic serve Yarmolenko (nella foto piccola, inseguito dallo sloveno Birsa)Â per un gol semplicissimo che chiude i giochi e sancisce il passaggio del turno dell’Ucraina.
Ibra ‘Super Star’ trascina la sua Svezia nel doppio confronto con la Danimarca, segnando tre dei quattro gol della sua nazionale. Se nel match d’andata il campione svedese aveva realizzato il rigore del raddoppio, dopo l’iniziale vantaggio di Forsberg, penalty che ha reso nullo il successivo gol del danese Jorgensen, la doppietta rifilata al “Telia Parken” di Copenaghen ha avuto un effetto da K.O. per la Danimarca. Al 19′, sul corner battuto da Kallstrom, Ibrahimovic sfugge con astuzia alla marcatura di Durmisi e gira indisturbato il vantaggio svedese, rete che costringe Bendtner e compagni a dover segnare due reti per andare ai supplementari o tre per qualificarsi. A patto di non subire altri gol. Il fenomeno del calcio svedese però ha ancora fame e alla mezz’ora della ripresa firma la doppietta che abbatte le illusorie speranze danesi, calciando una punizione magistrale che scavalca la barriera e finisce in rete. Qualificazione chiusa, ma partita ancora da giocare. Nei minuti finali arriva la reazione d’orgoglio della Danimarca, che non ci sta a perdere di fronte ai propri sostenitori e per di più in un derby scandinavo. Prima ci pensa Poulsen ad accorciare le distanze con uno stacco di testa perentorio su cross al bacio di Durmisi; in pieno recupero arriva anche la rete del pareggio: su corner di Eriksen è Vestergaard a incornare alla perfezione firmando il pari, anticipando tra gli altri anche il proprio portiere, Kasper Schmeichel, figlio del grande Peter, da cui ha ereditato oltre al ruolo anche il carattere e la tenacia, se è vero che come il padre, anche lui si lancia spesso e volentieri all’attacco se c’è da recuperare il risultato. Sconfitta evitata per la Danimarca, ma risultato che vale solo per l’onore. A far festa sono la Svezia e il suo indiscusso leader, Zlatan Ibrahimovic.
L’urna per il sorteggio adesso è completa, il prossimo passo sarà la composizione dei gironi: il destino di ognuna delle ventiquattro nazionali qualificate inizierà a compiersi nel momento esatto in cui il nome di ciascuna di esse verrà estratto.
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