Reggino di nascita e per questo innamorato della maglia, Mimmo Zampaglione quest’estate ha coronato il suo sogno: indossare l’amaranto. Ha firmato il suo 100° gol a Siracusa, marcatura amara per quello che era stato il risultato finale. Ieri però si è riscattato alla grande, ha segnato il gol del 4 a 3 al 95′ regalando un’emozione che non si vedeva da tempo al Granillo. Zampaglione è stato ospite in studio di “Tutti i Figli di Pianca”, trasmissione di Radio Touring condotta dal trio Auspici-Polimeni-Ielasi.
“Segnare al 95′ sotto la Curva per la squadra per cui tifi è un’emozione che non si può descrivere.  Al momento del gol non c’ho capito nulla, ero in pratica un tifoso in campo. Rivedendo la replica ieri sera in TV ho sentito anche il telecronista dire che quel boato non si sentiva da tempo al Granillo, sono felice di averlo regalato io. Riguardo alla gara, per quello che abbiamo messo in campo, non potevamo non vincere, anche se la Palmese ha dimostrato davvero tanto, ha fatto vedere quanto vale dandoci filo da torcere per tutto il match. In quanto a noi, partendo dalla gara contro la Vibonese ed escludendo la trasferta di Fratta, si è vista una differenza rispetto alle prime partite. Perdere a Siracusa in quel modo ha dato rabbia, scintilla e orgoglio e da lì si è vista un’altra squadra”.
“Anche ieri sbagliato approccio iniziale? Stiamo lavorando con il mister per migliorare su questo aspetto, più che altro mentale, in cui nella prima mezz’ora abbiamo disattenzioni che ti fanno partire in salita. Se non fosse stato per De Bode avremmo iniziato il secondo tempo con il doppio svantaggio e sarebbe stato diverso. Dopo lo 0-2 c’è stata invece una scossa, non è un caso l’1-2, è stata la miccia, poi nel secondo abbiamo fatto un’altra partita come dimostra il pari immediato. Con Vibonese e Gragnano questo non è successo, in alcuni casi accade e ci stiamo lavorando. Ciò che dà fiducia è la reazione, quella per fortuna c’è, il problema nascerebbe se non ci fosse, saremmo una squadra piatta. Cosa mi ha detto Cozza prima del match? Prima di andare allo stadio facciamo la riunione tecnica, mi ha parlato, non è da tutti farlo. Credo abbia stima in me e anche se nessuno vorrebbe stare fuori siamo un gruppo sano, accettiamo le scelte e proseguiamo così”.
“Lavrendi e Roselli? Con Lavrendi siamo partiti dai Pulcini della Reggina condividendo tanto tempo della nostra vita, ci conosciamo da sempre. All’inizio spesso ci chiedevamo il perchè di questa partenza negativa dopo che finalmente avevamo coronato il sogno di giocare per la Reggina. Non è un caso forse se prima del mio gol abbia staccato di testa, lui che è basso e di testa non la prende mai. Roselli invece per il carattere che ha è uno dei leader, quando ha segnato sono andato a dirgli: “Ringrazia il giardiniere, hai segnato per un rimbalzo sbagliato“ (ride, ndr).
“Il mio ruolo? L’ideale è stare sempre vicino ad una punta di stazza, tipo Tiboni, ma mi piace anche stare sull’esterno in un attacco a tre. Da quando c’è Tiboni un’altra squadra? Cristian è il nostro terminale offensivo, durante il suo infortunio mi sono sacrificato io mettendomi a disposizione in un ruolo non mio, ma lui è fondamentale per noi”.
“Che campionato è quest’anno? Rispetto agli altri anni è molto equilibrato, non ci sono il  Savoia o l’Akragas di turno che fanno il vuoto non perdendo quasi mai. Cavese e Siracusa, ad esempio, perdono qualche punto per strada quindi con qualche sforzo, a piccoli passi, si può arrivare lassù. Io credo che in generale il Siracusa abbia qualcosa in più rispetto a Frattese e Cavese, con quest’ultima con qualche difficoltà in trasferta. Così’ come in alto anche in basso c’è equilibrio, con squadre che vincono in casa e perdono fuori”.
“Si volta pagina, con questa vittoria possiamo preparare la settimana con tranquillità , andando ad Agropoli per continuare la striscia positiva. Siamo la Juve della Serie D, come disse Tiboni nel post Gragnano, e per questo le squadre che ci affrontano hanno una marcia in più. Se noi giochiamo da provinciale però, possiamo fare bene così come sta accadendo. La mentalità dei tifosi qui a Reggio è quella giusta: nonostante una partenza così così è rimasto il forte attaccamento del popolo, magari in altre piazze avrebbero disertato lo stadio. Il Direttore, da esperto di calcio e persona intelligentissima, ha capito questo amore e ha tenuto a precisarlo alla fine”.Â
Piccolo siparietto in trasmissione, con la telefonata in studio di De Bode che scherza con il compagno spacciandosi inizialmente per un ammiratore di Zampaglione di Bolzano. Poco dopo spiega: “Peccato non aver fatto tripletta anche se, nel caso in cui avessi fatto il terzo, avrei dovuto offrire la cena a Tiboni”.
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