Un’altra boccata d’ossigeno, per la Reggio Calabria. Questa volta a far apparire il futuro meno minaccioso non è il rettangolo verde, ma il verdetto del Giudice Sportivo, che ha ribaltato il risultato del campo per quanto riguarda la trasferta di Rende, tramutandolo da 2-1 per i silani a 0-3 per gli amaranto. La giornata amarissima del Lorenzon, che aveva visto la compagine dello Stretto soccombere contro una squadra che quel giorno schierò ben 6 elementi delle Juniores (quella stessa Juniores, che nella sfida tra pari età era stata battuta per 3-0 dalla Reggio Calabria di mister Zito….), adesso ha un sapore diverso, fermo restando che l’ultima parola non è ancora scritta, perché la società ospitante ha già fatto sapere che farà ricorso.
Al di là di quest’ultima considerazione, Roselli e compagni superano in un colpo solo ben quattro squadre, abbandonando quella zona playout con cui nessuno avrebbe mai pensato di dover fare i conti. Il campo aveva detto ‘Rende stoico’ e ‘Reggio Calabaria senza grinta e cattiveria’, all’insegna di un copione già letto troppe volte in questo inizio di torneo. Ma è pur vero che le regole vanno rispettate, e dunque l’errore dei biancorossi, i quali hanno schierato il giovane Feraco ancora sotto squalifica, legittima il successo a tavolino degli amaranto.
Un sorriso in mezzo alle amarezze, ma attenzione i problemi restano. Questi tre punti possono e devono servire a dare slancio, ma almeno oggi non autorizzano assolutamente ad alcun volo pindarico. Ancor prima di Frattamaggiore, avevamo indicato quelle che a nostro avviso rimangono le principali criticità da risolvere, se davvero si vuole risalire la china. Purtroppo, tali criticità sono rimaste. Messaggi univoci da lanciare alla piazza, interpretazione e gestione dei 90 minuti, dubbi sul fatto che alcune carenze dell’organico possano essere risolte solo con il lavoro. Insomma, i punti interrogativi per il momento sono ancora lì, mentre le domeniche passano, ed a Frattama non si sono visti quei nuovi passi in avanti in cui tutti confidavamo.
Ecco perché bisogna continuare ad essere concreti, ancor prima che speranzosi. Ecco perché, ad oggi diciamo che il Gragnano va battuto non per pensare ad ipotetiche rimonte verso il primato, ma per scavalcare un altro avversario e mettere ancora più distanza dalla zona playout. Nulla è impossibile nel calcio, ed ovviamente saremo i primi ad esultare ed a gioire qualora dovesse davvero verificarsi quel ‘filotto di vittorie’ (annunciato a dire il vero prima di Cava dei Tirreni…), diventato ormai un autentico tormentone. Guai ad impedire al cuore di sognare, ma allo stesso tempo guai a non analizzare con lucidità e realismo una realtà attuale che parla chiaro: sul campo sono stare incassate 7 sconfitte in 11 partite, in trasferta non è arrivato nemmeno un punto e delle 4 vittorie ottenute, una è figlia degli altrui errori e l’altra è arrivata contro la disastrata Vigor Lamezia. E’ normale chiedersi dunque, perché mai una squadra descritta dallo stesso allenatore come “poco cattiva in avanti, mentre dietro si concedono gol che non concederebbero neanche le difese dei Primi Calci“, da domenica dovrebbe improvvisamente trasformarsi in una macchina da punti.
Rende 0 Reggio Calabria 3. Che questo verdetto (ripetiamo, non definitivo) porti nuovi stimoli, ma non illusioni…
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