Sfide dalle grandi emozioni quelle del doppio confronto Italia-Germania di Champions League, che dopo i pareggi dell’andata, hanno visto Juventus e Borussia impattare ancora, mentre tanti gol e spettacolo sono arrivati nuovamente tra Roma e Bayer, con i giallorossi che ottengono un successo dal valore inestimabile per la qualificazione.
Un pareggio dal peso specifico enorme per la Juventus, difeso con i denti in inferiorità numerica nella ripresa, a causa dell’espulsione di Hernanes. Per tornare in corsa, il Borussia Moenchengladbach avrebbe dovuto vincere, e il vantaggio dopo meno di venti minuti aveva riacceso le speranze dei tedeschi; la rete di Lichtsteiner ad un passo dall’intervallo è valso un tesoretto per i bianconeri, difeso fino al 90′. Juventus vicina alla qualificazione aritmetica, grazie al successo del Manchester City per 3-1 a Siviglia, con tutte le reti in un primo tempo scoppiettante. Con questa vittoria i Citizens passano in vetta alla classica del gruppo D con 9 punti, uno in più della Juventus, e grazie ai sei di vantaggio sugli andalusi ottengono la qualificazione anticipata in virtù degli scontri diretti favorevoli. Il Borussia fanalino di coda può solo puntare a battere proprio il Siviglia nel prossimo turno per guadagnare il terzo posto; invece a Torino andrà in scena lo scontro per la vetta del girone, con la Juventus che potrebbe festeggiare il passaggio del turno anche in caso di sconfitta con il City, qualora il Siviglia mancasse i tre punti.
Una Roma vietata ai cardiopatici vince una partita fondamentale per il suo cammino in Champions, ripetendo all’Olimpico solo parzialmente le ‘imprese’ della “Bayarena”. Contro il Leverkusen, i giallorossi partono a razzo e passano con Salah dopo due giri di lancette; alla mezz’ora Dzeko firma il raddoppio per una Roma che gioca sul velluto, sfiorando in più occasioni il terzo gol. Ma la squadra di Garcia ama complicarsi la vita, così a inizio ripresa le Aspirine rimontano in sei minuti. De Rossi e compagni sono sotto-shock e sbagliano anche i passaggi più semplici, rischiando di subire il sorpasso (miracolosa la rimonta da centometrista di Manolas sull’attaccante lanciato in campo aperto). L’errore del Bayer è quello di volersi accontentare del pareggio, abbassando il baricentro e consentendo a Salah e gli altri di cingere d’assedio l’area di rigore tedesca. Accade quindi che, a dieci minuti dal termine, un batti e ribatti in area si chiuda con l’egiziano della Roma spintonato sulla linea di porta a pochi centimetri dal gol: espulsione per il capitano tedesco Toprak e rigore trasformato con qualche rischio da Pjanic. Vola al secondo posto la Roma con 5 punti, davanti ai tedeschi a 4 e al Bate Borisov a 3; i bielorussi sono caduti, come da pronostico, a Barcellona: una doppietta di Neymar intervallata dalla rete di Suarez, per il 3-0 che porta i campioni in carica a 10 punti, ad uno dall’aritmetica qualificazione.
Gli altri gironi
Girone A – Un gol da posizione quasi impossibile siglato da Nacho, sblocca lo stallo che regnava al “Santiago Bernabeu” e fin dalla sfida del “Parco dei Principi”, tra Real Madrid e Paris St. Germain. L’unica rete in 180′ consente ai Merengues di prendersi la vetta del girone e ottenere la qualificazione in anticipo. Per Ibra e compagni, il vantaggio di quattro punti sulle terze è rassicurante. Rialza la testa lo Shakhtar dopo tre sconfitte di fila: travolto 4-0 il Malmo, raggiunto a quota 3.
Girone B – Una capocciata di Rooney a dieci minuti dal 90′ vale oro per il Manchester United, il quale batte con questa rete il CSKA Mosca e si prende la vetta di questo equilibratissimo girone con 7 punti. I russi chiudono il gruppo a quota 4, mentre al secondo posto sale il PSV, che supera 2-0 il Wolfsburg e lo aggancia a 6.
Girone C – Il Benfica riscatta la sconfitta di Istanbul piegando il Galatasaray per 2-1 al “Da Luz” di Lisbona. Portoghesi al comando della classifica e vicini alla qualificazione, con cinque punti di margine proprio sui turchi terzi. Secondo posto per l’Atletico Madrid, fermato clamorosamente sullo 0-0 in Kazakistan dall’Astana, ancora imbattuto tra le mura amiche.
Girone F – Vendetta con gli interessi per il Bayern Monaco, che dopo aver perso a Londra, rifila un tremendo 5-1 all’Arsenal; da segnalare l’esordio stagionale di Robben, entrato nella ripresa e a segno dopo appena 37″ al primo pallone toccato. Ai tedeschi manca solo la matematica per essere certi degli ottavi, proprio come per l’Olympiacos: la formazione greca comanda il girone insieme a Lewandowski e compagni (nel prossimo turno lo scontro diretto), ma per superare la Dinamo Zagabria ha faticato notevolmente, dovendo rimontare l’iniziale svantaggio e fallendo anche un rigore; una doppietta di Pardo manda Atene in delirio per il 2-1 finale.
Girone G – Fuga del Porto, il quale espugna Tel Aviv battendo il Maccabi 3-1 e ipotecando la qualificazione, mentre gli israeliani sono ancora ultimi a zero punti. Sospiro di sollievo per Mourinho, che ottiene i tre punti con il suo Chelsea contro la Dinamo Kiev nel duello per il secondo posto, grazie alla punizione di Willian a pochi minuti dal termine, dopo aver sprecato il vantaggio causato dall’autorete di Dragovic, con il difensore che si è fatto perdonare siglando il momentaneo pari ucraino. Dinamo terza a 5 punti, a due lunghezze dai londinesi.
Girone H – Zenit in scioltezza agli ottavi di finale: Hulk passeggia a domicilio sulle macerie del Lione, inventandosi due assist sontuosi per il compagno d’attacco Dzyuba. Quarta vittoria su quattro per l’undici di Villas Boas e primato in cassaforte, grazie anche alla sconfitta del Valencia a Gent: i belgi vincono 1-0 su rigore siglato da Kums e tornano in corsa portandosi a -2 proprio dagli spagnoli, i quali hanno sprecato una ghiotta chance, in quanto con una vittoria in Belgio avrebbero passato il turno come lo Zenit.
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