Non bastavano gli ultimi anni scanditi da regolari penalizzazioni, ricorsi, appelli. Non bastava la mancata iscrizione dello scorso luglio che ha ridotto Reggio Calabria al dilettantismo. La Reggina Calcio scrive un’altra pagina di storia: arriva oggi una penalizzazione… postuma. Aggettivo non del tutto adeguato, essendo tecnicamente il club ancora in vita, ma confacente nella sostanza poichè l’attività agonistica è cessata.
Il TFN (primo grado di giustizia sportiva) ha emesso una sentenza riguardante un deferimento che aveva come oggetto la Reggina Calcio ed il suo legale rappresentante, Lillo Foti. Il caso era legato alle tristemente note vicende di incentivi all’esodo, pagamento degli emolumenti per la stagione 2014/2015 e relative ritenute IRPEF. Il Tribunale Federale Nazionale ha ritenuto insufficienti le memorie difensive presentate dal club ed ha accolto la linea del mai domo procuratore Stefano Palazzi.
Il verdetto è di un’inibizione di 9 mesi e 15 giorni per Lillo Foti e 8 punti di penalizzazione per la Reggina Calcio per responsabilità diretta ed una multa di 500 euro. La penalizzazione in oggetto (-8), è bene chiarirlo a scanso di equivoci, non tocca minimamente l’ASD Reggio Calabria, ma è esclusivamente riferita all’eventualità futura in cui la Reggina Calcio venga nuovamente iscritta ad un campionato FIGC.
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